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BERNAErmotti attacca il Consiglio federale: «È troppo di centro-sinistra»

10.07.16 - 10:12
Il CEO di UBS rimprovera all'esecutivo di non aver «ancora preso in considerazione pienamente i risultati delle elezioni di ottobre»
Ermotti attacca il Consiglio federale: «È troppo di centro-sinistra»
Il CEO di UBS rimprovera all'esecutivo di non aver «ancora preso in considerazione pienamente i risultati delle elezioni di ottobre»

BERNA - Dopo le pesanti critiche a una decisione contro la consegna di dati, il CEO di UBS Sergio Ermotti accusa direttamente il Consiglio federale: lo rimprovera di essersi posizionato «piuttosto a centro-sinistra» e poco verso i partiti borghesi.

«A mio avviso, il Consiglio federale non ha ancora preso in considerazione pienamente i risultati delle elezioni di ottobre», ha detto Ermotti in un'intervista alla "SonntagsZeitung" e a "Le Matin Dimanche". "Sembra continui a lavorare piuttosto a centro-sinistra, eppure gli elettori si sono posizionati più a destra". Ermotti ritiene importante che il governo trovi "di nuovo una chiara strategia comune".

Alla domanda se dopo il cambio intervenuto al ministero delle finanze passato dalla direzione di Eveline Widmer-Schlumpf (PBD) a quella di Ueli Maurer (UDC) ci sia stata una trasformazione, il CEO di UBS ha detto: «per alcuni temi il treno era già passato». Secondo Ermotti, ci sono accordi che la Svizzera ha concluso in parte senza trasparenza e senza un chiaro processo politico.

A Widmer-Schlumpf, che dopo la crisi finanziaria ha spinto per una nuova regolamentazione delle banche contro il problema del "too-big-to-fail", può essere rimproverato un comportamento dannoso nei confronti delle banche.

«Procedimento politicizzato» - L'UBS ha annunciato questa settimana di voler opporsi alla consegna di dati sui propri clienti alla Francia. Secondo Ermotti, si tratta di un "procedimento politicizzato" da parte francese. "Non è normale che dettagli veramente confidenziali appaiano regolarmente sul quotidiano 'Le Monde'".

Ermotti afferma che l'UBS per gli anni prima del 2010 o persino prima del 2013 «secondo gli accordi ufficiali con la Francia» non ha «niente da consegnare». La richiesta è relativa a dati dal 2006 al 2008. «Si può presumere che sia stata promessa cooperazione e viene da dire che questo sia solo un problema di UBS».

La Francia ha presentato richiesta di assistenza amministrativa, secondo UBS, sulla base di dati che le autorità tedesche hanno sequestrato durante una perquisizione presso la banca. Ermotti si aspetta quindi che anche altri Paesi possano annunciarsi.

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