Un veicolo delle forze dell'ordine era stato bersaglio di rivoltosi durante una protesta nel maggio del 2016. Il principale sospettato è un ginevrino
PARIGI/GINEVRA - Un ginevrino è stato identificato quale principale sospettato dalle indagini sull'attacco contro un'auto della polizia avvenuto a Parigi nel maggio 2016. A riferirlo, oggi, sono i quotidiani "Le Parisien" e "Le Figaro".
Gli inquirenti ritengono che quest'uomo, nato nel 1989, abbia gettato un fumogeno acceso a bordo del veicolo, provocando un incendio. Due poliziotti, fortunatamente usciti illesi, erano all'interno dell'auto. Il sospettato, nonostante un mandato di comparizione alla fine di marzo, non si è presentato davanti alle forze dell'ordine.
Sono otto, in totale, le persone già fermate per il tentato omicidio degli agenti di polizia. Tre sono ancora in stato di detenzione provvisoria.
La violenza dell'attacco aveva provocato grande scalpore. I fatti hanno avuto luogo il 18 maggio 2016 nei pressi di Piazza della Repubblica, a margine di un raduno di polizia voluto dai sindacati e indetto proprio per sensibilizzare contro l'odio nei confronti degli agenti.
I video diffusi su Internet mostrano diverse persone incappucciate che infrangono a calci e con dei bastoni i finestrini dell'auto e si scagliano contro i poliziotti che, nonostante tutto, si difendono senza usare le armi.
Cher policier, tu es mon héros #KungFuFighting https://t.co/0bOkk38AK4
— Florent Derue (@florentderue) 18 maggio 2016