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SOLETTA«Mamma, andrà tutto bene. Ma devi tornare a casa!»

28.12.16 - 22:32
Ancora nessuna notizia di Jo Pfiffner, la 46enne che l'altroieri si è buttata dal quarto piano dell'appartamento della figlia e ha fatto perdere le proprie tracce. L'appello disperato della figlia
«Mamma, andrà tutto bene. Ma devi tornare a casa!»
Ancora nessuna notizia di Jo Pfiffner, la 46enne che l'altroieri si è buttata dal quarto piano dell'appartamento della figlia e ha fatto perdere le proprie tracce. L'appello disperato della figlia

SOLETTA - Sul selciato una chiazza di sangue. L'insegna della farmacia danneggiata. E poi ancora una serie di piccole macchie di sangue sul marciapiede. Sono i segni lasciati da Jennifer Pfiffner, la 46enne scomparsa la sera di Santo Stefano a Grenchen. La donna risiede a Sent, villaggio della Bassa Engadina di 800 abitanti che dista 287 chilometri da Grenchen, cittadina solettese dove la donna era andata a trovare la figlia per trascorrere insieme la festività del Natale.

Ieri dalla polizia cantonale di Soletta è giunto un comunicato in cui si descrivono le dinamiche di una scomparsa, avvenuta lunedì sera, attorno alle 22.15, ancora avvolta nel mistero. Pfiffner, infatti, si è buttata dal quarto piano di una palazzina nel centro di Grenchen e poi, ferita, è riuscita a far perdere le proprie tracce. La donna, a piedi nudi e vestita con abiti leggeri, quelli comodi di casa, è sparita ancora prima che arrivassero i soccorsi.

Come abbia potuto fare disperdere le proprie tracce è un mistero. Così come è avvolto nel buio il motivo del suo gesto. Jennifer Pfiffner ha litigato con la figlia? È stata colta da un attimo di follia? Perché si è buttata, rischiando la sua vita?

Oggi su 20 Minuten si legge dell'appello disperato della figlia, che si è rivolta a sua madre con una lettera. «Mamma, ti voglio bene più di qualsiasi altra cosa», si legge nell'appello pubblico della figlia, recapitata alla redazione di 20 Minuten: «Sono tante le persone che si sono annunciate, così come sono tante le persone che vogliono che tu torni».

Chiede alla madre di farsi viva, non importa in che modo. È indifferente se in polizia o in altri posti. «Puoi andare semplicemente in un albergo o in uno sportello della polizia! Per favore», scrive la maggiore delle due figlie di Pfiffner. «Non puoi immaginarti quanto ti vogliamo bene e quanto vorremmo poterti semplicemente riabbracciare. Tutto andrà bene, ma devi semplicemente tornare», scrive la figlia, che conclude la lettera così: «Nessuno è arrabbiato con te e nessuno ce l'ha con te, per nessuna ragione. Perché noi ti amiamo, con tutto il nostro cuore».

La notizia della scomparsa di Jennifer Pfiffner, pubblicata ieri anche da tio.ch/20 Minuti, ha suscitato grande interesse in tutta la Svizzera. Nei social media l'annuncio di scomparsa si è diffuso molto velocemente con migliai di condivisioni e messaggi di solidarietà. «Condividiamo, e speriamo enormemente che torni a casa sana e salva. Incrociamo le dita», scrive una internauta su Facebook. Un uomo scrive: «Spero in un finale a lieto fine. Vi penso».

Secondo la figlia, la madre potrebbe trovarsi nella regione di Bienne. «Tenete gli occhi aperti. Soprattutto a Bienne e dintorni, in particolar modo nelle stazioni ferroviarie».

La polizia chiede l'aiuto della popolazione. Il numero di telefono da comporre è lo 032 627 71 11.

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