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ZURIGOÈ lui il tramite viennese degli jihadisti svizzeri?

10.11.16 - 13:48
Diversi jiahdisti svizzeri sono entrati in contato con un reclutatore dello Stato Islamico in Austria, condannato a 20 anni nel suo paese. Il Ministero pubblico della Confederazione indaga
È lui il tramite viennese degli jihadisti svizzeri?
Diversi jiahdisti svizzeri sono entrati in contato con un reclutatore dello Stato Islamico in Austria, condannato a 20 anni nel suo paese. Il Ministero pubblico della Confederazione indaga

ZURIGO - Una manifestazione svoltasi tre anni fa a Winterthur (ZH), tiene attualmente occupata la giustizia svizzera. A rivelarlo è il "Tagesanzeiger".

Il 28 settembre 2013, diversi predicatori islamici, tra cui Ibrahim Abu-Nagie - a capo della controverso gruppo "Leggi! - La vera religione" -, si erano riuniti presso l'hotel Töss. Secondo uno studio delle autorità tedesche, pubblicato nel 2015, uno su cinque dei 378 tedeschi partiti per la jihad, era membro di questa organizzazione internazionale.

La manifestazione era stata annunciata come una giornata di raccolta fondi per le vittime della guerra civile in Siria. Ma è probabile che l'evento abbia permesso la creazione di una rete attraverso la quale tanti uomini, donne e bambini si sono uniti allo Stato islamico.

Poco dopo il "giorno di raccolta", un giovane di Costanza era scappato in Siria. Almeno una mezza dozzina di persone di Winterthur (ZH) hanno fatto lo stesso. Tutti avevano partecipato alla manifestazione.

Influenza su tutta la regione - Ecco perché il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha deciso di interessarsi alla questione, riporta il quotidiano tedesco. Contattato da 20 minutes, il Ministero non ha preso posizione. Uno degli organizzatori della manifestazione si trova attualmente in detenzione provvisoria a Berthoud, nel canton Berna, mentre Ebu Tejma, uno dei predicatori, è stato condannato lo scorso luglio a 20 anni di prigione in Austria.

Secondo l'inchiesta del TagesAnzeiger, sia le autorità austriache che quelle elvetiche starebbero indagando su una presunta «connessione salafista austro-elvetica», inserita a sua volta in una rete ancora più ampia che si estende dalla Germania alla Siria e l'Iraq. Johannes Saal, ricercatore dell'Università di Lucerna, ritiene che Ebu Tejma ricopra un ruolo di vertice nella questione: «La sua influenza non comprendeva solamente i jihadisti in Austria, ma anche quelli residenti nei Balcani e in tutta la regione germanofona, in particolare la Svizzera e il sud della Germania.»

Una palestra per reclutare jihadisti - Il processo a Ebu Tejma ha permesso di rivelare gli stretti rapporti intrattenuti con due "confratelli" di Winterthur: Valdet Gashi, due volte campione del mondo di thai boxe deceduto nel 2015 in Siria, e S.V., da nove mesi rinchiuso in una cella a Berthoud. I due uomini sono accusati di aver fondato una palestra a Winterthur, chiamata MMA Sunna. Almeno tre zurighesi, iscritti ai corsi, sono in seguito partiti alla volta della Siria. Gli inquirenti svizzeri ritengono che S.V., abituale frequentatore della controversa moschea di An'Nur, rivestiva in Svizzera un ruolo simili a quello di Ebu Tejima, condannato in Austria in quanto reclutatore dello Stato Islamico.

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