Cerca e trova immobili

SVIZZERAProcesso Behring, trovate bozze degli atti d'accusa contro altri imputati

13.06.16 - 15:11
All'inizio del procedimento, uno degli avvocati dell'imputato aveva espresso il sospetto che nel 2012 il TPF e l'MPC avessero trovato un'intesa per processare solo l'ex finanziere basilese
Processo Behring, trovate bozze degli atti d'accusa contro altri imputati
All'inizio del procedimento, uno degli avvocati dell'imputato aveva espresso il sospetto che nel 2012 il TPF e l'MPC avessero trovato un'intesa per processare solo l'ex finanziere basilese

BELLINZONA - Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha trovato nei suoi archivi bozze degli atti di accusa inizialmente previsti contro ex coimputati di Dieter Behring. Oggi ha trasmesso i documenti al Tribunale penale federale di Bellinzona, presso il quale è in corso il processo contro l'ex finanziere basilese.

Il 61enne Behring è accusato di aver truffato 2'000 risparmiatori per un importo totale di 800 milioni di franchi tra il settembre 1998 e l'ottobre 2004.

All'inizio del processo, il 30 maggio, uno dei due avvocati privati di Behring, Bruno Steiner, aveva espresso il sospetto che nel 2012 il TPF e l'MPC, per facilitarsi il compito, avessero trovato un'intesa per portare avanti il procedimento penale solo nei confronti del finanziere, lasciando cadere quelli avviati e già allo stadio di atto d'accusa contro altre nove persone implicate nella vicenda. La Procura federale aveva negato che contro i coimputati fossero già stati redatti atti di accusa quando fu deciso il non luogo a procedere nei loro confronti.

I documenti oggi consegnati alla corte risalgono a prima che il caso Behring fosse trasferito al procuratore federale attualmente incaricato di sostenere l'accusa. Il trasferimento era avvenuto nell'autunno 2012, dopo che l'MPC aveva deciso di concentrare la sua attenzione sul principale imputato.

Giovedì scorso un dipendente dell'MPC aveva dichiarato in tribunale di aver visto bozze di atti di accusa. Il procuratore federale ha ora indicato di aver setacciato l'archivio del Ministero con l'aiuto di una collaboratrice e di aver trovato gli atti in questione. Egli ha aggiunto di non poter garantire che si tratti di tutti i documenti e ha ribadito che non si tratta "atti d'accusa già bell'e pronti" come più volte sostenuto dalla difesa. I documenti in questione - ha detto - sono lacunosi e ancora ben lungi dall'essere atti d'accusa definitivi.

Lo scorso 6 giugno l'avvocato difensore Steiner aveva definito "un abuso di autorità esercitato in modo sistematico" i decreti di abbandono emessi dall'MPC nel procedimento contro le altre nove sospettate di essere implicate nella truffa. Steiner aveva addirittura annunciato una denuncia penale contro il procuratore incaricato del caso e il procuratore generale della Confederazione Michael Lauber. Nel contempo aveva chiesto una sospensione del processo. La Corte aveva però deciso di continuare.

Oggi sono stati interrogati altri otto testimoni, tutti più o meno implicati nell'intermediazione o nell'assistenza a clienti che avevano investito denaro nel "sistema Behring". Tutti salvo due hanno in comune di aver investito soldi essi stessi e di averli persi.

Gli interrogatori hanno mostrato che un investimento nel sistema Behring non sempre passava per le mani del finanziere: cinque o sei intermediari principali firmavano a loro volta contratti o fungevano da persone di contatto.

La Corte penale del TPF ha deciso che uno di loro, un avvocato basilese il cui nome è stato più volte citato oggi dai testi interrogati, sia interrogato a sua volta domani a porte chiuse, senza pubblico né stampa, a causa dei suoi problemi di salute. L'interessato aveva chiesto di essere dispensato, mostrando un certificato medico, ma la corte ha respinto la richiesta.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE