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I fattori socioeconomici hanno conseguenze importanti sulla nostra salute. Per questo servono pari opportunità
BERNA - Anche di fronte alla malattia esistono diseguaglianze: i fattori socioeconomici quali reddito, livello di formazione o migrazione hanno conseguenze importanti sulla nostra salute. Per tale ragione quest'anno la strategia nazionale sulla prevenzione delle malattie non trasmissibili (MNT) darà la priorità alle pari opportunità.
In Svizzera le persone con un reddito basso sono esposte a un rischio sei volte maggiore di sviluppare un cancro al polmone, si legge in un comunicato odierno dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), che insieme alla fondazione Promozione salute Svizzera e alla Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità (CDS) ha fissato le priorità della strategia nazionale.
Per fare altri esempi, il diabete è due volte più frequente nelle persone con basso tasso di formazione. Gli stessi individui hanno anche un rischio 2,3 volte superiore di soffrire di mal di schiena e del 37% in più di essere affette da ipertensione.
I fattori in gioco sono molteplici: i migranti che vivono in Svizzera rinunciano sei volte più spesso alle prestazioni mediche rispetto agli autoctoni. L'attività fisica è invece praticata maggiormente dalla persone con un alto reddito e un elevato livello di formazione. In materia di alimentazione, il 22% delle persone "benestanti" consuma sufficientemente frutta e verdura, rispetto al 15% di coloro che hanno un basso livello di formazione.
Per favorire le pari opportunità finora gli sforzi si sono concentrati sull'ambito della migrazione. Ora, secondo quanto si legge nella nota, è però necessario estendere le misure includendo altri gruppi svantaggiati e tenendo maggiormente conto del reddito e del livello di formazione. Da quest'anno la fondazione Promozione salute Svizzera, l'UFSP e la CDS prevedono di completare in tal senso i criteri di selezione dei nuovi progetti da sostenere.
