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SAN GALLO«Il licenziamento dell’ambasciatrice in Venezuela era giustificato»

16.11.17 - 15:15
A dirlo è una sentenza del Tribunale amministrativo federale. La diplomatica era stata allontanata per gravi infrazioni ai suoi obblighi professionali
Keystone
«Il licenziamento dell’ambasciatrice in Venezuela era giustificato»
A dirlo è una sentenza del Tribunale amministrativo federale. La diplomatica era stata allontanata per gravi infrazioni ai suoi obblighi professionali

 

SAN GALLO -  Il Tribunale amministrativo federale (TAF) conferma: il licenziamento dell'ex ambasciatrice svizzera in Venezuela Sabine Ulmann Shaban per "violazione degli obblighi derivanti dal diritto del lavoro" era giustificato.

La diplomatica, capo missione a Caracas dall'agosto 2013 al novembre 2015, era stata licenziata con effetto immediato il 9 marzo 2016 per gravi infrazioni ai suoi obblighi professionali: la notizia era stata confermata il 15 ai microfoni della radio romanda RTS dall'allora ministro degli affari esteri Didier Burkhalter, che non aveva però voluto precisare i motivi del severo provvedimento.

Un'inchiesta disciplinare era stata aperta contro di lei nell'agosto 2015, dopo una verifica interno del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). A quanto si apprende dalla sentenza del TAF pubblicata oggi, negli anni 2013 e 2014 la diplomatica si era presa 69 giorni di vacanze in più di quelli ai quali aveva diritto. Inoltre si era fatta rimborsare come spese professionali voli in Svizzera e pranzi con il marito che con il lavoro non avevano nulla a che fare. La ex ambasciatrice ha anche riconosciuto di aver violato il segreto d'ufficio visitando una detenuta svizzera in compagnia del marito.

Secondo il TAF il DFAE ha giustamente ritenuto questi fatti una violazione grave del suo dovere di diligenza e di fedeltà. Considerata la posizione dell'ambasciatrice e la sua responsabilità il Dipartimento aveva motivo di esigere da lei un comportamento esemplare, ritengono i giudici del tribunale con sede a San Gallo. La sentenza non è ancora esecutiva: l'ex ambasciatrice può ancora ricorrere al Tribunale federale.

Interpellato in marzo dalla RTS sul licenziamento, il consigliere federale Burkhalter aveva detto che questo non aveva alcun legame con la cosiddetta "vicenda delle palle da golf", da lui definita "una bazzecola". Nel 2015, l'ambasciatrice svizzera aveva affisso un cartellone davanti alla sua residenza ufficiale a Caracas sul quale avvertiva i giocatori del vicino terreno da golf che se una pallina avesse ferito o ucciso qualcuno, avrebbero violato la territorialità svizzera e la convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche.

Tre partenze involontarie da Caracas - L'ambasciata svizzera a Caracas è stata al centro di attenzioni indesiderate negli ultimi anni. Sabine Ulmann Shaban aveva già sostituito un diplomatico richiamato in Svizzera a seguito di una relazione finita male con una venezuelana, che aveva organizzato una chiassosa manifestazione di donne davanti all'ambasciata elvetica, accusando l'ambasciatore di violenza nei suoi confronti e razzismo.

Richiamata in patria per la vicenda descritta, la diplomatica è stata sostituita da un incaricato d'affari, che a sua volta ha dovuto rientrare in patria nel febbraio 2016: il governo del Venezuela l'aveva definito "persona non grata" accusandolo di aver segnalato un articolo critico sul suo conto Twitter.

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