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BERNASorveglianza posta e telecomunicazioni, legge da 1° marzo

15.11.17 - 12:21
Sorveglianza posta e telecomunicazioni, legge da 1° marzo

BERNA - Il Consiglio federale, nella sua seduta odierna, ha fissato al prossimo primo marzo l'entrata in vigore della nuova legge federale sulla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni (LSCPT) e delle sue ordinanze esecutive.

«La Svizzera si dota così di basi legali chiare e moderne» da usare per il perseguimento penale, si indica in una nota governativa odierna. Con la revisione totale della legge, le autorità di perseguimento penale svizzere ottengono gli strumenti necessari per poter chiarire anche i reati commessi tramite le nuove tecnologie. Il 18 marzo del 2016 il Parlamento aveva accettato la revisione. Il referendum lanciato contro di essa non è riuscito, ricorda l'esecutivo.

Attenuate alcune misure dopo consultazione - Sono stati tuttavia precisati punti essenziali delle ordinanze esecutive, tenendo conto dei pareri espressi durante la consultazione. Ad esempio chi gestisce un proprio WLAN non deve adottare alcuna misura, nemmeno se lo fa durante un festival all'aperto. Lo stesso vale per ristoratori e albergatori. In caso di gestione professionale, i fornitori devono tuttavia garantire l'identificazione degli utenti tramite SMS o ticket.

È inoltre stato introdotto un obbligo di cancellare i dati raccolti a fini d'identificazione. Generalmente le persone obbligate a collaborare devono eliminarli alla scadenza del "termine di conservazione".

Inoltre, soltanto due dozzine degli attuali 600 fornitori di servizi di telecomunicazione (FST) dovranno «probabilmente» continuare a garantire una disponibilità a sorvegliare permanente. Gli altri devono, «se necessario», fornire soltanto i dati di cui dispongono o permettere che il Servizio Sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni (SCPT) li rilevi presso di loro, precisa il Consiglio federale nel comunicato.

Aumento minore per autorità diritto penale - Il governo aumenta anche gli emolumenti per le autorità di perseguimento penale, ma tenendo conto dei riscontri della consultazione, in misura minore rispetto a quanto originariamente proposto. L'obbiettivo è incrementare il grado di copertura dei costi nel Servizio SCPT, che esegue le misure ordinate dai pubblici ministeri e approvate da un giudice dei provvedimenti coercitivi, si precisa nella nota.

Il Servizio SCPT istituirà inoltre un gruppo di lavoro composto da varie autorità incaricato di una revisione dell'ordinanza sugli emolumenti, che dovrà esaminare il loro importo e semplificarne il conteggio e la compensazione. Tutto questo garantendo che non si mettano in discussione le finalità in materia di politica di sicurezza della LSCPT.
 
 

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