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BERNAAbolire le discriminazioni nella rendita AI

17.05.17 - 13:12
Il Consiglio federale ha posto oggi in consultazione un progetto che scade l'11 settembre
TiPress
Abolire le discriminazioni nella rendita AI
Il Consiglio federale ha posto oggi in consultazione un progetto che scade l'11 settembre

BERNA - Le donne al beneficio dell'invalidità non dovrebbero più essere discriminate in caso di maternità. Tenendo conto di una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU), il Consiglio federale ha posto oggi in consultazione un progetto per abolire le disparità generate dal cosiddetto "metodo misto" di calcolo delle rendite.

All'inizio di febbraio dello scorso anno i giudici di Strasburgo, in una sentenza poi confermata in luglio dalla stessa CEDU dopo un ricorso della Confederazione, avevano dato ragione a un'assicurata sangallese a cui l'Assicurazione per l'invalidità (AI) aveva soppresso la rendita dopo la nascita di due gemelli.

Il "metodo misto" si applica agli assicurati che lavorano a tempo parziale. È un sistema di calcolo complesso in cui vengono accertati separatamente e poi ponderati i gradi di invalidità per l'attività lucrativa da un lato e per compiti domestici e famigliari (cosiddette mansioni consuete) dall'altro. Utilizzandolo, l'AI aveva deciso che la donna non aveva più diritto a rendita alcuna dopo la nascita dei figli.

Il "metodo misto", politicamente controverso da ben prima della sentenza della CEDU, per sua natura molto spesso penalizza i lavoratori a tempo parziale. A questi ultimi viene infatti di regola riconosciuto un grado di invalidità inferiore a quello di un assicurato con un'attività lucrativa al 100% al momento dell'apparizione dell'invalidità. In un rapporto del luglio del 2015, il Consiglio federale riconosceva il problema e precisava che il metodo di calcolo è applicato nel 98% dei casi a donne.

La sentenza di Strasburgo aveva costretto il Tribunale federale a modificare la sua giurisprudenza lo scorso dicembre con una sentenza relativa alla madre sangallese. Da allora ha ribadito la sua pratica in altri tre casi di donne discriminate.

La modifica di ordinanza posta in consultazione intende mettere fine alla disparità di trattamento. In base al nuovo metodo di calcolo, i gradi di invalidità per l'attività lucrativa e per le "mansioni consuete" continueranno a essere rilevati separatamente, ma i due ambiti saranno ponderati allo stesso modo, indica la documentazione pubblicata oggi dal Dipartimento federale dell'interno (DFI).

Questo nuovo modello, oltre a soddisfare gli imperativi della CEDU, permetterà di «tenere maggiormente conto dell'attività nell'economia domestica, nell'ottica di una migliore conciliabilità tra famiglia e lavoro», aggiunge il DFI.

Se il progetto entrerà in vigore, l'AI correggerà d'ufficio le rendite delle persone per cui si è applicato il "metodo misto". Gli assicurati al beneficio di una rendita sono 16'200 e il nuovo modello di calcolo genererà spese supplementari di circa 35 milioni di franchi all'anno.

Va inoltre tenuto conto delle persone per le quali dall'applicazione dell'attuale metodo misto è risultato un grado d'invalidità inferiore al 40% e a cui in futuro sarà accordato il diritto a una rendita. Per loro non è possibile formulare una stima attendibile delle maggiori spese poiché mancano i dati necessari.

La consultazione scade l'11 settembre. L'entrata in vigore della modifica d'ordinanza è prevista per il prossimo primo gennaio.

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