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BERNAI "trasferimenti Dublino" potrebbero violare i diritti umani

09.02.17 - 16:28
I "trasferimenti Dublino" potrebbero violare i diritti umani

BERNA - I "trasferimenti Dublino" in Italia di richiedenti asilo «possono violare i diritti umani delle persone coinvolte»: lo sostiene l'Organizzazione svizzera di aiuto ai rifugiati (Osar) in un rapporto pubblicato oggi a Berna e a Copenaghen in collaborazione con l'organizzazione sorella danese Danish Refugee Council.

Il rapporto è il risultato di un monitoraggio avviato dopo la discussa sentenza emessa il 4 novembre 2014 della Corte europea dei diritti dell'uomo. Il tribunale di Strasburgo aveva imposto alla Svizzera di non trasferire in Italia una famiglia di afghani con sei figli nell'ambito dell'accordo di Dublino sul primo asilo, sostenendo che l'Italia non forniva ai richiedenti sufficienti garanzie di accoglienza.

Dopo la sentenza - rammenta l'Osar in una nota - Roma aveva garantito agli altri Stati aderenti all'accordo che alle famiglie trasferite nella Penisola sarebbero state assicurate la protezione dell'unità famigliare e l'accoglienza in strutture idonee alle loro esigenze specifiche.

Secondo il rapporto dell'Osar così però non è. I casi esaminati - sei in tutto - «illustrano chiaramente che le persone trasferite in Italia sono confrontate a considerevoli difficoltà una volta giunte in questo Stato». Pure, «è molto arbitraria la maniera in cui le famiglie e le persone vulnerabili sono ricevute dalle autorità italiane». Il rapporto ne conclude «che sussiste un rischio di violazione dei diritti umani in caso di trasferimento in Italia».

Pertanto, l'Osar e l'organizzazione danese «esortano le autorità italiane a rispettare le garanzie stabilite per l'accoglienza delle famiglie e si appellano agli altri Stati membri perché si assicurino che le persone trasferite in Italia sulla base del regolamento Dublino III siano davvero ricevute in modo adeguato e nel pieno rispetto dei loro diritti umani».

L'accordo di Dublino, cui aderisce anche la Svizzera, mira a garantire che una determinata domanda di asilo sia esaminata da un solo Paese nello spazio Dublino. In particolare grazie alla banca dati dattiloscopica Eurodac, è possibile identificare le persone che depositano più domande d'asilo e indirizzarle verso il Paese competente per il loro trattamento.

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