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GINEVRABanche riluttanti ad accogliere gli estremisti

22.09.16 - 11:26
Un nazionalista di Ginevra si è visto rifiutare un conto corrente da PostFinance. Molti istituti sembrano essere più cauti con alcuni clienti
Banche riluttanti ad accogliere gli estremisti
Un nazionalista di Ginevra si è visto rifiutare un conto corrente da PostFinance. Molti istituti sembrano essere più cauti con alcuni clienti

GINEVRA - Luc* assicura di aver cessato l'attività militante identitaria da tre anni. Eppure il suo passato è riemerso all'inizio di settembre. PostFinance ha negato al ginevrino l'apertura di un conto privato. In una lettera sono state spiegate le ragioni della scelta, dovute alla "politica commerciale" della società. Ma un consulente del gigante giallo ha spiegato all'uomo, per telefono, che il problema esiste a causa del suo passato coinvolgimento nelle fazioni di estrema destra "Genève Non Conforme" e "Egalité et Réconciliation Suisse".

Contattata, PostFinance non si sbottona: «A causa del segreto bancario, non possiamo esprimerci su specifiche relazioni con i clienti». L'avvocato ginevrino Pascal Junod, che ha difeso più di una volta i sostenitori di estrema destra, però, spiega di essersi già trovato «di fronte a situazioni simili, soprattutto con La Posta e UBS». Secondo l'avvocato, «una banca non potrà mai dire formalmente il vero motivo del rifiuto. Bisogna leggere tra le righe. Non significa nulla "politica commerciale"».

Reputazione in gioco - Lo specialista in diritto bancario, Carlo Lombardini, spiega come l'accettare certi clienti possa mettere a rischio la reputazione degli stessi istituti. «Le banche non vogliono rischiare di vedere il loro nome sui giornali collegato con qualcosa di negativo», spiega l'avvocato e professore presso l'Università di Losanna. «Questa è una tendenza che andrà sempre più consolidandosi perché è in crescita l'attenzione all'immagine». E nel mirino sembrano esserci anche i gruppi di estrema sinistra come anche le persone che esprimono idee omofobiche, i membri di alcuni culti o sette e le persone che hanno avuto problemi con la legge.

Il rifiuto di aprire un conto è difficile da attaccare, spiegano i due avvocati. «E' del tutto legale in quanto un privato ha il diritto di rifiutare la stipula di un contratto», spiega Lombardini. Secondo lui, però, non è lo stesso con le banche cantonali, che forniscono servizi pubblici e che possono servire come ripiego in caso di ripetuti rifiuti da istituzioni private. «Il caso di PostFinance pone un problema in tal senso e merita considerazione perché i cittadini finanziano La Posta con le loro imposte», sottolinea Pascal Junod.

Il Gigante giallo precisa tuttavia di non ricevere né tasse, né sovvenzioni, ad eccezione che per AutoPostale. «Al contrario - spiegano -, essendo la Posta una società anonima di diritto pubblico, paga le tasse e distribuisce dividendi annuali al proprietario, la Confederazione».

* Nome fittizio

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COMMENTI
 

Don Quijote 7 anni fa su tio
Le banche sono le cattedrali della prostituzione, i rubagalline sono scoria per tutti ...

mgk 7 anni fa su tio
Oramai tra moammed e esposito in posta

ZetaCrea 7 anni fa su tio
Quale reputazione??? Ma se vendono dolciumi, cartoleria, abb. telefonic, ecc..praticamente un Bazar a tutti gli effetti. Vendono di tutto ma accettano poco xD Fenomeni

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
La cosa mi pare strana... alcune banche hanno tra i loro dipendenti attivisti anti islamici e razzisti che scrivono sui social durante le ore di lavoro... persino su tio ce ne erano diversi... ora alcuni sono scomparsi mentre altri continuano a deliziarci delle loro perle di saggezza...

Sarà 7 anni fa su tio
Ora le schedature le fanno le banche. Non sono segrete ma le conseguenze sono anche peggiori.

Sarà 7 anni fa su tio
Il denaro dei vari dittatori e delle mafie di tutto il mondo invece lo accettano.

Jampi 7 anni fa su tio
"Il caso di PostFinance pone un problema in tal senso e merita considerazione perché i cittadini finanziano La Posta con le loro imposte" A me risulta che sia Postfinance che versa milioni nelle casse dello stato

Equalizer 7 anni fa su tio
Se qualcuno non avesse ancora ben in chiaro gli effetti dei social ora è servito. Comunque alla faccia della libertà personale. Mi ripeto comunque sto paese fa sempre più schifo

GI 7 anni fa su tio
non capisco per quale ragione questi personaggi debbano avere un conto in banca, proprio loro che prediligono (per non essere tracciabili) il denaro in contanti....
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