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BERNALa Svizzera è diventata più eco-consapevole

11.05.15 - 08:54
È guerra dichiarata soprattutto ai cambiamenti climatici, indipendentemente dagli orientamenti politici
La Svizzera è diventata più eco-consapevole
È guerra dichiarata soprattutto ai cambiamenti climatici, indipendentemente dagli orientamenti politici
sondaggio chiuso

BERNA - Alla fine del 2014, una chiara maggioranza della popolazione svizzera (57%) considerava la propria consapevolezza in materia ambientale superiore alla media; l'anno precedente, a pensarla così era meno della metà dei cittadini (49%). Anche la percentuale degli svizzeri che giudicano superiore alla media il proprio comportamento concreto in termini ecologici è passata dal 3% al 48%, mentre sono sempre meno evidenti le differenze di sesso, età e classe di reddito. È quanto evidenziato dal sondaggio rappresentativo Univox sull'ambiente 2014 condotto dall'Istituto di ricerca di mercato e sociale gfs di Zurigo in collaborazione con il WWF Svizzera.

Dei 1009 partecipanti all'indagine, oltre i due terzi (69%) annoverano i cambiamenti climatici fra i maggiori problemi ambientali, benché soltanto un terzo si consideri direttamente colpito dal problema. Il 71% ritiene che si debba fare di più per la protezione del clima. Per una maggioranza dei partecipanti (51% a favore, 23% contro) la Svizzera dovrebbe aspirare a diventare il Paese più sostenibile d'Europa in termini climatici. Si dichiara quindi guerra ai cambiamenti climatici, e gran parte delle persone sostiene l'idea che la responsabilità debba essere condivisa da tutti. Ma tradurre questo proposito nella vita quotidiana, con azioni spontanee e concrete, non risulta sempre facile. Ciononostante, circa un terzo dei partecipanti al sondaggio dichiara di usare meno l'automobile e un quinto adotta misure per risparmiare elettricità e olio combustibile nei consumi domestici.

Ampio è il sostegno espresso a favore di maggiori misure statali per la protezione del clima (56%). Anche la svolta energetica è giudicata molto positivamente: per la maggior parte degli svizzeri si tratta non solo di una buona idea (77%), ma di un obiettivo realizzabile (55%). Il 15% si attende ripercussioni negative sull'economia, mentre il 44% considera la svolta energetica vantaggiosa in termini economici. "Per la maggioranza delle persone, protezione ambientale e benessere economico non sono contrapposti", afferma Andreas Schaub, direttore di gfs-zürich. "La svolta energetica è percepita come un'opportunità."

In generale, la popolazione dichiara di sostenere tutte le misure statali poste in esame a favore dell'ambiente, in particolare per quanto riguarda il risparmio energetico e la protezione del territorio. Fra le motivazioni si citano la preoccupazione per il forte inquinamento ambientale, l'amore per la natura e la responsabilità nei confronti delle generazioni future. Oltre ai cambiamenti climatici, vengono considerati preoccupanti anche l'elevato consumo di risorse e l'utilizzo dell'energia atomica. Anche fra i simpatizzanti e gli elettori dell'UDC prevalgono i dubbi nei confronti del nucleare e i timori per i cambiamenti climatici. "Lo studio Univox è incoraggiante", afferma Thomas Vellacott, CEO del WWF Svizzera, "perché dimostra che la popolazione spesso possiede una maggiore sensibilità ambientale rispetto ai propri rappresentanti politici." Tutela ambientale: un peso o un'opportunità? Questa domanda si pone nero su bianco anche al centro della nuova campagna del WWF per la protezione del clima: una campagna in cui il WWF chiede a tutti di prendere posizione.

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