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SVIZZERAMedia, i sostegni diretti sono inopportuni

05.12.14 - 11:11
Media, i sostegni diretti sono inopportuni

BERNA - Nel settore dei media è in atto una concentrazione sempre più forte e gli introiti pubblicitari affluiscono sempre più nel settore on-line a scapito dei giornali tradizionali. Le testate locali e regionali subiscono una pressione crescente. Il Consiglio federale però non ritiene opportuno introdurre a breve termine misure di sostegno del settore dell'informazione.

Nel suo rapporto "Garantire le funzioni dei media in termini di politica statale e democratica" - stilato a seguito di una mozione della Commissione delle istituzioni politiche del nazionale - il governo presenta una panoramica del paesaggio mediatico svizzero e una serie di possibili misure di sostegno.

La concentrazione dei media e il maggiore interesse dei pubblicitari per i siti on-line stanno mettendo in difficoltà i giornali locali e regionali. I grandi editori, diversificando il proprio portafoglio, riescono ad affrontare meglio questi mutamenti strutturali, sottolinea il Consiglio federale.

A suo avviso però i mezzi di comunicazione, nella maggior parte dei casi, sono in grado di far fronte ai cambiamenti, quindi meglio "evitare l'introduzione precipitosa di misure di sostegno non collaudate". Se il Parlamento decidesse altrimenti, sarebbe possibile intervenire a breve termine senza dover passare per lunghe modifiche di legge. Ad esempio con l'armonizzazione delle aliquote dell'imposta sul valore aggiunto per i prodotti stampati e on-line e il migliorando la formazione professionale degli operatori dei media. Un'altra opzione sarebbe stanziare un contributo annuo per il servizio di base dell'Agenzia telegrafica svizzera (ats) in lingua francese e italiana.

L'attuale sistema di sostegno indiretto attuato tramite la riduzione sui prezzi di distribuzione di giornali e periodici dovrebbe comunque essere mantenuto per non incrementare la pressione sulla stampa.

Per il medio e lungo periodo, il Consiglio federale ritiene necessario un dibattito sulla definizione di servizio pubblico per quanto riguarda i media. Si potrà anche esaminare l'opportunità di sovvenzionare i media on-line oltre alle offerte radiotelevisive. Nel 2016 sarà presentato un rapporto su questi temi.

Le conclusioni e le proposte del Consiglio federale riprendono in larga misura quelle della Commissione federale dei media (COFEM), pubblicate all'inizio di settembre. Il governo però con condivide la proposta della COFEM di istituire una fondazione indipendente dallo Stato con l'incarico di elargire le sovvenzioni. A suo avviso mancano le basi costituzionali per la creazione di una simile fondazione e in più vi sarebbero problemi di ordine organizzativo e di contenuti.

Ats

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