Il Presidente dell'Unione vodese dei musulmani protesta contro la copertura mediatica a favore del radicale islamico
LOSANNA - In Svizzera si torna a parlare di Nicolas Blancho. Come direttore del Consiglio Centrale islamico svizzero (CCIS), Blancho ha chiesto alla Prefettura della Sarine l'autorizzazione a tenere una conferenza nel quadro dell'assemblea generale annuale dello stesso CCIS, che dovrebbe avvenire a Granges-Paccot (FR) il 29 novembre.
Tra gli oratori stranieri, vi sarebbero pure due individui sospettati di diffondere delle idee islamiste che destano alcuni sospetti. E se Nicolas Blancho ha annunciato che uno di loro è stato cancellato dal programma, l'altro un predicatore marocchino di Berlino, parteciperà comunque alla conferenza.
"Il lavoro delle autorità svizzere è di verificare e indagare", ha detto indignato Pascal Gemperli. Il Presidente dell'Unione vodese delle associazioni musulmane ha criticato le prese di posizione e le azioni del CCIS, "che non contribuiscono alla pace sociale, né alla tranquillità necessaria" in Svizzera per la comprensione inter-religiosa.
"Nicolas Blancho crea polemiche e dà un'immagine aggressiva dell'Islam, sottolinea Gemperli. "Blancho è un agitatore, un provocatore che rappresenta solo alcuni musulmani, ma è molto visibile grazie ai media. Mentre l'apparato sociale della maggioranza dei musulmani, che è moderata e non aggressiva, non ha la stessa visibilità".