Nel 2007, il 41% dell'elettricità fornita ai consumatori è stata prodotta nelle centrali nucleari (2005: 41%). Circa un terzo di tale energia proviene dall'estero, mentre una parte dell'energia nucleare svizzera viene esportata o è utilizzata nelle centrali elettriche ad accumulazione con pompaggio.
Il 36% è di origine idroelettrica (2005: 34%). Di tale valore il 93% è stato prodotto in Svizzera (2005: 94%). Come già nel 2005, circa il 40% dell'energia idrica prodotta nella Confederazione è stata esportata.
Il 19% proveniva invece da vettori energetici non verificabili "per motivi contabili" (2005: 21%). Il rapporto dell'UFE presuppone però che grandi quantitativi di energia idroelettrica prodotta in Svizzera siano stati venduti all'estero e che, come contropartita, sia stata acquistata dell'elettricità proveniente principalmente da fonti fossili e nucleari.
In futuro, la proporzione di energia di origine sconosciuta dovrebbe diminuire. L'UFE sta infatti elaborando delle misure che dovrebbero permettere di ridurre ulteriormente la loro quota.
Il resto dell'energia consumata (4%) è stato prodotto da vettori energetici fossili, rifiuti e fonti rinnovabili quali l'energia solare, l'energia eolica e la biomassa.
I dati relativi alla produzione sono sensibilmente differenti da quelli del consumo dato che, spiega l'UFE, la Svizzera "intrattiene intensi scambi commerciali con l'estero nell'ambito dei quali esporta e importa energia".