Il ds bianconero Roland Habisreutinger ha parlato del nuovo acquisto statunitense, giunto alla Resega per sostituire l'infortunato Linus Klasen
LUGANO - Nella giornata di ieri - domenica 14 gennaio - il Lugano ha messo sotto contratto l'attaccante statunitense Emerson Etem fino al termine del corrente campionato. Nel 2010 il 25enne è stato draftato al primo turno dagli Anaheim Ducks e nella sua carriera ha disputato 196 partite di NHL dove ha totalizzato 54 punti con le maglie di Ducks, Rangers e Canucks. «È un'ala che abbiamo seguito per diverse settimane e reputiamo che sia un giocatore interessante: è potente fisicamente, è abile con il disco e vede molto bene la porta», ha analizzato il direttore sportivo bianconero Roland Habisreutinger. «Ne abbiamo valutati anche altri e ovviamente se si fosse fatto male un centro avremmo virato su una soluzione diversa. Tranne in occasione dell'ultima partita contro il Ginevra, abbiamo ultimamente qualche problema davanti alla porta e da Etem ci aspettiamo anche un aiuto in questo senso, oltre che a trascinare la squadra quando le cose non vanno bene. Necessitiamo di un leader di performance a medio termine».
Lo statunitense - che potrebbe scendere sul ghiaccio già in occasione della gara di campionato di venerdì prossimo a Losanna e che si allenerà per la prima volta con i suoi nuovi compagni nella mattinata di martedì - è arrivato alla Resega per sostituire Linus Klasen, il quale si è infortunato. «Linus ha preso davvero una bella botta, dato che ha rimediato una commozione cerebrale del grado più alto. Abbiamo visto con Ulmer cosa significa e non si può stabilire la durata della sua assenza, sono infortuni che vengono valutati giorno dopo giorno. Ovviamente ci auguriamo di poterlo riabbracciare dopo la pausa olimpica, ma non abbiamo nessuna garanzia. Si tratta di una perdita grave, ma non potevamo pensare di giocare diverse partite con uno straniero in meno. Volevamo tutelarci anche in vista dei Giochi di Pyeongchang, dato che alcuni nostri giocatori sono stati convocati con le rispettive nazionali e non sappiamo come torneranno. Queste sono state le nostre riflessioni».