I biancoblù, castigati due volte in 24 ore dal Lugano, sono usciti a mani vuote e con l'amaro in bocca dal doppio confronto. La banda Cereda deve "smaltire le scorie" negative e ripartire
AMBRÌ - Dopo il prezioso e benaugurante successo di Kloten ottenuto martedì sfatando il tabù rigori, l'Ambrì è uscito con l'amaro in bocca, zero punti e tanta frustrazione dal doppio incrocio con i cugini bianconeri. Capaci di scagliare un centinaio di tiri verso Merzlikins tra venerdì e sabato, i biancoblù - grintosi e generosi, ma colpevolmente poco concreti - sono stati "crudelmente" castigati e sconfitti 4-2 in entrambi i derby (gli ultimi della regular season, con un bilancio finale di 5-1 in favore della banda Ireland).
Tanta pressione, tante i cambi positivi passati a metter pressione nel terzo bianconero, ma tante anche le occasioni sciupate che alimentano il rammarico e troppi gli spazi concessi ai rivali anche in posizioni in cui non si dovrebbe... A proposito di grosse occasioni gettate alle ortiche non si può non parlare delle chance a tu per tu con Merzlikins capitate e non capitalizzate da Kubalik, Lhotak (entrambi venerdì) e Mazzolini sabato.
Coach Cereda può essere soddisfatto per l'attitudine e il gioco espresso - c'è stata intensità e la squadra ha mostrato chiaramente quella che deve essere la propria identità -, ma allo stesso tempo molto arrabbiato. Contro un Lugano che si presentava alle stracantonali con un bilancio di 6 sconfitte negli ultimi 7 incontri, l'Ambrì non ha saputo "infierire" rigenerando di fatto i rivali. Costretti ad inseguire venerdì - l'entrata in materia è uno dei tasti più dolenti in casa biancoblù -, i sopracenerini si sono ritrovati a rincorrere anche sabato dopo l'1-0 firmato Lapierre in superiorità numerica al 6' (dopo che Lauper aveva preso la via degli spogliatoi per la scazzottata con Wellinger).
Caparbio e col coltello tra i denti nel match della Valascia l'Ambrì ha meritatamente acciuffato il pareggio con Zwerger trovando poi il vantaggio con il 2-1 di Müller (in shorthanded, dopo un bel disco recuperato da Kubalik), ma sul più bello, complice pure alcune penalità, ha dovuto assistere alla rimonta bianconera. Talento dei singoli e il giusto killer instinct - proprio quello che troppo spesso manca ai leventinesi -, hanno permesso a Sanguinetti e Bürgler di riprendere e affondare la truppa di Cereda.
Per quanto mostrato e creato le due sconfitte nel derby fanno male, molto più di altre volte, ma proprio da qui - affidandosi anche alle qualità di uomini chiave come D'Agostini e Fora - si deve ripartire per la volata finale in cui ogni punto guadagnato sarà davvero importante. Smaltire le scorie, riprendere morale, allenarsi bene e poi ripresentarsi in pista nel weekend - sabato a Zurigo nella tana dell'ex Kossmann, domenica alla Valascia col Losanna -, più affamati e feroci che mai.