L'ex attaccante degli anni '90 di Lugano e Ambrì, Stefano Togni, si è espresso in merito alla situazione dei biancoblù
AMBRÌ - Dopo 30 partite di National League l'Ambrì occupa l'11esima posizione in classifica (33 punti), a otto lunghezze dal Ginevra ottavo (41).
I biancoblù non stanno attraversando un momento positivo: hanno perso cinque degli ultimi sei incontri e se vorranno rimanere attaccati al treno delle pretendenti ai playoff, saranno costretti a cambiare marcia. «L'Ambrì deve innanzitutto cercare di vincere tutte le partite in casa iniziando da sabato contro il Berna», è intervenuto l'ex attaccante degli anni '90 di Lugano e Ambrì Stefano Togni. «I biancoblù hanno finora dimostrato di poter mettere in difficoltà chiunque e la vittoria schiacciante contro lo Zurigo lo dimostra: la squadra ha giocato benissimo e si è notato come tutti i giocatori abbiano assimilato il credo di Cereda. Sarebbe importante proseguire in quella direzione, credere nelle proprie possibilità, non guardare troppo la classifica e soprattutto cercare di evitare quei piccoli black-out che ogni tanto colpiscono il gruppo».
Come quello del secondo tempo di Langnau? «Esatto. Dopo essersi portati sul 4-3, ribaltando l'1-3, la squadra ha subito incassato il pareggio. In quel momento c'è stato un piccolo black-out dovuto al fatto che magari qualcuno si è sentito appagato. Questo non può succedere a una squadra come l'Ambrì: i giocatori devono sempre dare il 100%, pattinare sia in fase offensiva che in quella difensiva e aiutarsi fra loro, altrimenti si fa fatica a vincere le partite».
Cosa ne pensi di Kubalik? «Ha portato tanta energia sul ghiaccio ed è stata davvero un'ottima intuizione. È un giocatore veloce, potente, ha un buon tiro, delle buone mani, così come una buona visione di gioco. È un peccato che non potrà aiutare i leventinesi durante le prossime partite, ma sarà una buona occasione per Taffe che avrà la possibilità di sbloccarsi. È un po' di tempo che non gioca e dovrà inserirsi nuovamente nei meccanismi, ma se entrerà sul ghiaccio con lo spirito giusto sono convinto che potrà dare il suo contributo».