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HCAP«Kubalik è affamato, ma si dovrà integrare. Uno straniero ai Rockets? Al momento no»

16.11.17 - 21:39
Luca Cereda ha parlato di line-up e dell’arrivo dell’attaccante ceco: «Sono molto felice di avere quest’arma in più, ma non aspettiamoci che arrivi il Messia e ci "salvi". Monnet merita una chance»
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«Kubalik è affamato, ma si dovrà integrare. Uno straniero ai Rockets? Al momento no»
Luca Cereda ha parlato di line-up e dell’arrivo dell’attaccante ceco: «Sono molto felice di avere quest’arma in più, ma non aspettiamoci che arrivi il Messia e ci "salvi". Monnet merita una chance»
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AMBRÌ - Il Leventina è scoccata l'ora di Dominik Kubalik. In attesa del suo esordio - previsto, salvo intoppi “burocratici”, per venerdì sera a Zugo -, l'attaccante ceco è arrivato in Ticino pronto ad aggregarsi alla banda biancoblù. Una lieta novella, un colpo (il suo ingaggio è datato fine agosto, ma sin qui aveva giocato in prestito al Plzen) che modifica gli equilibri e aggiunge una freccia pericolosissima all’arco di coach Cereda, che ora medita a livello di line-up.

«Ho già in mente come iniziare, poi vedremo se si rivelerà una scelta valida e verrà confermata, trovare l’equilibrio non è una scienza esatta», spiega l’head coach, intenzionato a proporre Kubalik in seconda linea insieme a Zwerger e Müller (centro). «Sì, è molto probabile che inizi con questo blocco. Sono tre ragazzi giovani, con un bel margine di progressione e obiettivi ben chiari in mente. Questa mattina, appena ho saputo la notizia del suo arrivo, ho cercato di mettere insieme un terzetto che mi sembrava logico. Ci sono stati vari ragionamenti e domani vedremo se questa sarà la scelta giusta o se invece dovremo rimetterci alla “lavagna” con i vari nomi per rimescolare le carte».

Lo sbarco di Kubalik alla Valascia era inizialmente previsto solo in caso di infortunio di uno dei 4 stranieri già a disposizione di Cereda. Ora, considerando anche (o forse soprattutto) il rendimento al di sotto delle aspettative di Taffe  - destinato a lasciargli il posto nel line-up -, qualcosa è cambiato… «È cambiato che il Consiglio di Amministrazione ha valutato la nostra e la loro (degli stranieri, ndr) prima parte di stagione e così, a livello societario, hanno deciso di fare questa mossa. Siamo felici di avere questa possibilità in più».

Taffe non ha raggiunto il livello che si sperava? «È una scelta un po’ più generale. Come squadra stiamo lottando e siamo vicini alla linea, il club vuole darci tutte le possibilità per avere successo».

Il coach conta di avere il 22enne a disposizione già per il match della Bossard Arena. «Sì, vedremo se i permessi, i “transfer internazionali” saranno pronti. Per il match di Zugo speriamo di avere un’arma in più».

Con 5 stranieri a disposizione c’è la possibilità che qualcuno, come Taffe, vada ai Rockets? «Al momento no, non ci abbiamo ancora pensato. Vedremo più in là se sarà necessario, se sarà il caso sia per noi che per i Rockets. Vedremo, se il tutto avrà senso lo valuteremo. Non mi sono ancora chinato sulla gestione specifica degli stranieri, domani sarà la prima volta che ne avremo 5, questa mattina erano ancora in 4. Vedremo se trovare una strategia sul lungo periodo o valutare la situazione partita dopo partita».

In questa prima parte di stagione, nelle 20 partite giocate con il Plzen, Kubalik ha siglato ben 16 reti. A livello realizzativo lo sniper ceco potrà dare una grossa mano all’Ambrì. «È un ragazzo di 22 anni, è molto affamato e vuole raggiungere obiettivi importanti, ma anche Sidney Crosby, il miglior giocatore al mondo, non ha segnato per 12 partite. Eppure non penso che sia diventato un brocco… questo per dire che pure Kubalik si dovrà integrare nella nostra squadra e capire il nostro sistema di gioco. Nuova realtà, nuovo campionato, non dobbiamo aspettarci che arrivi il Messia e ci salvi… Dobbiamo continuare a giocare bene come squadra».

Tutto vero, con Kubalik che potrebbe rivelarsi però un importantissimo valore aggiunto. «Speriamo. Oltre che avere successo come gruppo vogliamo sempre aiutare ognuno dei nostri ragazzi a fare dei passi avanti. Anche con Kubalik lavoreremo in questa direzione: speriamo che lui ci aiuti a raggiungere i nostri obiettivi e, allo stesso tempo, noi potremo aiutare lui a raggiungere i suoi».

Scorrendo il probabile line-up che verrà proposto a Zugo spicca la presenza di Monnet in prima linea. Il 35enne di Martigny, ancora in cerca delle migliori condizioni dopo il serio infortunio, sta facendo dei passi avanti. «Ha lavorato intensamente per un mese, se non ne avesse fatti sarebbe un problema. Thibaut ha avuto un infortunio molto grave alla fine della scorsa stagione e non era facile rientrare. Le previsioni parlavano di novembre-dicembre, poi grazie al lavoro svolto era riuscito a rientrare prima, ma gli mancava qualcosina. Adesso è rientrato e sicuramente merita una chance. Sta a lui prendere la posizione nel line-up e non mollarla più. Trunz? È uno degli elementi a nostra disposizione. Vedremo se farà parte dei 7-8 difensori inseriti sul foglio partita, ma tendenzialmente vorrei andare sul ghiaccio a Zugo con 13 attaccanti».

Dopo il bruciante ko di Losanna (1-0), a Zugo che Ambrì vedremo? «Dobbiamo sempre essere affamati e pronti a battagliare l’uno per l’altro, domani sarà lo stesso. Dobbiamo giocare come una squadra unita e orgogliosa».

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COMMENTI
 

moma 6 anni fa su tio
Stesso discorso, troppo bla bla e qui e su e la, sembrava che quest'anno e qui su e la e invece siamo al palo come l'anno scorso. E stasera a Zugo se perdiamo, saremo anche peggio. Meno ganasa e sotto. FCLugano insegna.

mimio 6 anni fa su tio
Vai Kuba go!!!
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