HCAP - L'ANALISIAmbrì, che inizio... e D'Agostini è già uno spettacolo

AMBRÌ - La prima e la seconda giornata di National League hanno portato tre punti nelle casse dell'Ambrì, in virtù dell'importantissimo successo nel derby di venerdì contro il Lugano (4-3) e della sconfitta di misura maturata il giorno seguente con il Davos (1-2).

Sono molte le note liete che hanno caratterizzato la formazione biancoblù: prima di tutto Luca Cereda ha bagnato il suo esordio da allenatore nella massima serie svizzera con un successo, così come Paolo Duca in qualità di direttore sportivo. Il nuovo head-coach è sembrato un tecnico già navigato in panchina ed è riuscito a trasmettere al gruppo l'attitudine necessaria per vincere un derby. Oltre a questo il 36enne ha anche mostrato coerenza, riproponendo contro la squadra allenata da Del Curto la stessa identica formazione vittoriosa contro i bianconeri.

Secondariamente la nuova coppia Duca-Cereda, molto affiatata, ha anche avuto il merito - e per il momento i fatti stanno dando loro ragione - di azzeccare alcune scelte di mercato, su tutte il fatto di aver voluto riconfermare sia Matt D'agostini che Cory Emmerton. Il primo è già diventato il TopScorer della squadra e in due partite è riuscito a mettere a referto la bellezza di 5 punti - due reti e altrettanti assist contro i bianconeri più un passaggio decisivo anche contro il Davos - entrando di fatto in tutte e cinque le segnature realizzate finora dai leventinesi. Se si pensa che nella scorsa stagione il giocatore aveva totalizzato 9 punti in 23 incontri di regular season, il suo rendimento è attualmente quadruplicato. Oltre ai punti, D'Agostini si è rivelato un'autentica spina nel fianco degli avversari in ogni situazione di gioco, dato che ha creato, impostato azioni, tirato a più riprese e anche contro i grigionesi è andato più volte molto vicino a timbrare il cartellino. A questo punto i tifosi si augurano che il loro nuovo beniamino possa mantenere una certa costanza, soprattutto a livello di presenze sul ghiaccio.

Dal canto suo anche la mossa Emmerton si è rivelata felice, dato che il 29enne è stato l'altro grande protagonista della stracantonale siglando una sontuosa doppietta. Lui e D'Agostini si intendono a meraviglia e hanno mostrato una buona intesa anche con il terzo compagno di reparto, ovvero il nuovo acquisto austriaco, con licenza svizzera, Dominic Zwerger. Il 21enne si è per il momento rivelato una piacevole sorpresa e in due partite ha già messo a referto due punti, una rete e un assist.

Un altro aspetto positivo è sicuramente rappresentato dal boxplay, vero e autentico problema degli scorsi campionati. Contro il Lugano, nonostante i 16 minuti di penalità presi, la squadra ha incassato soltanto una rete - quella del momentaneo 1-1 di Hofmann - mentre contro il Davos, su 8 minuti rimediati, ne ha incassata anche solo una, reggendo oltretutto molto bene l'urto in una situazione di doppia inferiorità numerica. Anche il powerplay ha dato segnali incoraggianti. Malgrado la squadra abbia realizzato soltanto una rete - quella di Zwerger contro il Davos - ha mostrato una buona organizzazione sul ghiaccio, così come delle iniziative interessanti.

L'unico neo del fine settimana trascorso sono i punti persi contro i grigionesi, dato che i biancoblù erano riusciti ad agguantare il pareggio a una manciata di minuti dal 60' e non sono riusciti a sferrare il colpo finale a un Davos ferito, abbassando l'intensità nel momento in cui doveva cambiare il passo. Oltre a questo nel giorno degli 80 anni della squadra - momento in cui è anche stata ritirata la maglia a Duca - la contesa avrebbe meritato un epilogo diverso. Ciò nonostante, vincere un derby soprattutto in trasferta è senza ombra di dubbio molto più appagante...