SWISS LEAGUE«Mi rispecchio in questa squadra»

BIASCA - Tanti segnali positivi, un'energia invidiabile e alcuni punti su cui continuare a insistere: i Rockets di Jan Cadieux, usciti a testa alta dal test contro l'Ambrì - perso 5-1, dopo aver dato parecchio filo da torcere ai rivali anche dal punto di vista fisico -, tornano in pista questa sera alla Raiffeisen BiascArena per fronteggiare il Lugano di Ireland (19.30). Alla guida dei rivieraschi da fine giugno, l'head coach si tiene stretto quanto di buono fatto dai suoi contro i biancoblù, ma allo stesso tempo esige ancora uno step.

«All'inizio c'è stato forse un po' troppo "rispetto" per il nostro avversario, poi siamo cresciuti e abbiamo giocato più sciolti - spiega Cadieux - Ci sono stati tanti aspetti positivi e contro il Lugano cercherò conferme, ma dovremo eliminare anche alcune ingenuità. Contro l'Ambrì siamo stati troppo "naïf" e le ultime due reti ne sono un chiaro esempio. Certo so che non sarà semplicissimo farlo contro una squadra dal tasso tecnico del Lugano».

Recuperate le forze dopo il test di sabato, ieri i rivieraschi hanno affrontato una doppia seduta per mettere altra benzina nelle gambe. «In queste settimane ci stiamo spingendo al massimo dal punto di vista fisico, siamo un gruppo giovane e vogliamo colmare il gap con le altre squadre di Swiss League. C'è grinta e ci sono ragazzi con molta voglia di lottare, un po' come facevo io da giocatore... devo dire che mi rispecchio in questa squadra».

Soffermandosi sui singoli, contro l'Ambrì si è messo in evidenza Connor Hughes. «Connor ha giocato molto bene e, in diversi frangenti, ha salvato il risultato tenendo aperta la sfida (al 40' si era sul 2-1, ndr). Sono contento di poter contare su due portieri come Hughes e Müller, si creerà una sana concorrenza interna che porterà benefici a tutta la squadra». Il portiere di proprietà dell'Ambrì è stato schierato per tutti i 60'. «Era già stabilito, ho pensato di far giocare a Hughes tutta la partita contro l'Ambrì e, lo stesso, farà Stefan Müller contro il "suo" Lugano».

I Rockets hanno già messo in mostra una buona condizione fisica. «A questo proposito ci tengo a ringraziate Gilles Neuenschwander e Tomas Tamfal per il lavoro svolto fin qui e anche prima del mio arrivo. Ho trovato un gran bel gruppo. Il progetto Rockets è ancora giovane, siamo solo al secondo anno, sono contento di poter continuare l'ottimo lavoro svolto da Cereda. Voglio far crescere questi ragazzi e arrivare a cogliere dei bei risultati. Credo in questo progetto e sono felice di essere in Ticino, luogo che ho ritrovato esattamente come lo avevo lasciato quasi 15 anni fa... Un Cantone che vive di sport e di hockey».