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LNA«Berna e Zurigo su tutti, ma attenti al Davos...»

03.03.17 - 23:26
Lars Leuenberger non ha dubbi: gli Orsi e i Lions sono i grandi favoriti per il titolo anche se i grigionesi possono rappresentare la vera mina vagante
«Berna e Zurigo su tutti, ma attenti al Davos...»
Lars Leuenberger non ha dubbi: gli Orsi e i Lions sono i grandi favoriti per il titolo anche se i grigionesi possono rappresentare la vera mina vagante
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BERNA - Ancora poche ore e i giochi inizieranno finalmente a farsi seri: dopo tante chiacchiere, dopo tante supposizioni, sabato sera partiranno i playoff di LNA. Dopo 50 partite di regular season in cui si è visto e detto di tutto, in poche settimane le migliori otto formazioni del campionato svizzero si giocheranno le proprie carte per provare ad alzare al cielo la coppa di Campione elvetico.

La classifica della regular season stessa, la rosa a disposizione degli allenatori e il rendimento delle medesime squadre hanno spinto tanti opinionisti a mettere in prima fila il Berna e lo Zurigo in ottica vittoria finale. Lo stesso pensiero appartiene a Lars Leuenberger, l'allenatore che lo scorso anno portò gli Orsi a conquistare il titolo.

«Per quanto mi riguarda il favorito in assoluto è il Berna - ha spiegato ai colleghi del "20 Minuten" - Hanno un portiere fortissimo, Genoni, che ti assicura grandi prestazioni durante ogni partita, possono contare sulla miglior difesa del campionato e inoltre hanno uno scorer come Arcobello. Lui può inventarsi un gol da un momento all'altro. Forse non hanno quattro linee al livello dei Lions, ma sarà complicato batterli. Però vedo molto bene il Davos, anche se il ruolo del portiere resta il loro punto interrogativo».

Gli Orsi, quindi, potrebbero riuscire a confermare il loro titolo cosa che non avviene dalle stagioni 1999/2000 e 2000/2001, quando furono i Lions a imporsi in entrambe le occasioni. Leuenberger però non vuole fare paragoni tra la formazione che si è laureata campione lo scorso anno e quella che si appresta ad affrontare il Bienne nei quarti di finale: «Non possiamo mettere in relazioni le due squadre, non sarebbe giusto. Quando una squadra diventa campione è perché lo merita, io ci sono riuscito anche perché avevamo creato un grande gruppo: punto. Ma con questo non voglio dire che non ci riusciranno anche quest'anno», ha concluso.

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