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Guerra di milioni sull'asse Barcellona-Parigi. E Lionel gongola
PARIGI (Francia) – Lo strappo dei giorni scorsi, quello del nuovo aumento di stipendio e delle parole al vetriolo – ovviamente a mezzo stampa – ha lasciato il segno sull'umore di Messi e dei dirigenti del Barcellona i quali, dopo anni di grande amore, paiono ora pronti a separarsi.
Il divorzio, improbabile ma non impossibile, dovrebbe concretizzarsi la prossima estate – almeno questo è quanto sostenuto dai giornalisti de Le Parisien – e muoverà una montagna di euro. Il terzo incomodo in una storia che filava liscia da anni è il PSG, unico club al mondo in grado di pagare l'enorme clausola rescissoria (250'000'000 di euro) che lega l'argentino ai blaugrana. Prima di cedere alla clausola gli arabi, proprietari della società francese, hanno l'intenzione di presentare un'offerta ufficiale ai catalani: forti del consenso di Messi sono pronti a firmare un assegno da 180'000'000 di euro.
Sostenuti anche dallo sponsor tecnico, comune alle società, all'ombra della Tour Eiffel sono quindi decisi a chiudere il più clamoroso trasferimento della storia del calcio. Certo, a ridere saranno forse più il Barcellona e il giocatore (al quale sarà proposto un pluriennale da 20 milioni di euro a stagione): con tutti quei soldi incassati...
