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L'OSPITEArmando-Gianni, il super mister e i milioni: il futuro del Lugano va pianificato ora

19.04.17 - 09:40
I numeri dei due attaccanti e la preparazione di Tramezzani hanno spinto in alto i bianconeri. A salvezza conquistata la “fame” non deve passare. Arno Rossini: «Altri obiettivi per squadra e società»
Keystone
Armando-Gianni, il super mister e i milioni: il futuro del Lugano va pianificato ora
I numeri dei due attaccanti e la preparazione di Tramezzani hanno spinto in alto i bianconeri. A salvezza conquistata la “fame” non deve passare. Arno Rossini: «Altri obiettivi per squadra e società»
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LUGANO – Alioski-Sadiku, Sadiku-Alioski: trascinato dalla sua coppia di attaccanti, il Lugano sta navigando con il vento in poppa in questo dolcissimo (per lui) 2017 di Super League.

Con una difesa in crescita ma ancora perfettibile, è infatti grazie soprattutto alle invenzioni dei loro due bomber (dieci gol in coppia per loro da febbraio) che i bianconeri hanno spiccato il volo. Sei vittorie in dieci confronti, miglior squadra del campionato dietro solo all'imprendibile Basilea, a Cornaredo stanno facendo davvero sul serio.

«Quei due stanno facendo la differenza, inutile girarci troppo attorno – ci ha confermato Arno Rossini – la crescita del Lugano, comunque netta, è completamente giustificata dalle loro prestazioni. D'altronde con due fenomeni del genere lì davanti...».

Anche al mister però va fatto un applauso.
«Vero, verissimo. Dobbiamo rendere merito a Tramezzani: con lui la squadra ha davvero cambiato marcia. I numeri non mentono: se riesci a vincere tanto, abbandonando così velocemente la zona salvezza e cominciando a cominciare a guardare all'Europa, hai grandi meriti».

In che modo l'allenatore ha rivoltato il Lugano?
«Io ho visto un undici che gioca “semplice”. Secondo me Tramezzani non si è inventato nulla a livello tattico; ha però fin qui fatto la differenza a livello mentale e caratteriale. Con i suoi metodi e la sua gestione i ragazzi sono infatti cresciuti tantissimo di “testa”. E questo si vede nettamente in campo. Poi ha portato un'attenzione nei dettagli che prima non c'era. In ultimo, il tecnico si è più volte dimostrato svelto nel cambiare, all'occorrenza, modulo in corsa. In partita. E questo è sinonimo di grande intelligenza».

Tutto ciò ha portato grandi sorrisi a Cornaredo.
«Ora i bianconeri sono salvi. Al 100%. Possiamo dirlo senza paura di essere smentiti. E di questo sono contentissimo. Io come immagino, spero, tutto il Ticino. Lo dico sempre: il Lugano deve rimanere in Super League. È indispensabile per tutto il movimento del cantone».

Dopo la salvezza?
«Dopo la salvezza... non si deve perdere tempo. Sono due gli obiettivi da centrare, uno per la squadra e uno per la dirigenza».

L'Europa?
«Quello è il primo, è un traguardo che i ragazzi devono e possono tagliare. A parte il Basilea e lo Young Boys, che hanno grandi nomi, e il Sion, che è abituato a occupare posizioni di prestigio in classifica, non vedo infatti squadre meglio allestite del Lugano».

Il Lucerna?
«No. I biancoblù sono stati solo più continui. Ma non sono più forti. L'Europa è quindi un obiettivo reale. Prestigioso».

Il secondo traguardo?
«Il presidente Renzetti deve cominciare a pianificare il futuro. Il primo passo deve essere quello di blindare i giocatori più appetibili sul mercato».

Li si “firma” e poi li si vende?
«Anche. Li si firma per poi avere il coltello dalla parte del manico in caso di eventuali trattative. Oppure questi, quelli più bravi, possono rimanere e andare a formare lo zoccolo duro del Lugano che verrà. È però importantissimo muoversi in fretta».

Per completare tali operazioni servono parecchi quattrini.
«Certo. Ma da qui a qualche mese le entrate per la società potrebbero essere importanti. C'è la già citata Europa, che può riempire le casse del club, e poi c'è all'orizzonte la cessione di Alioski».

Quanto vale oggi Gianni?
«Dipende da molti fattori. Tenuto conto di età, qualità, destinazione e della possibile “asta” che potrebbe scatenarsi, potrebbe anche portare 5-6 milioni a Cornaredo».

Puntando su quell'incasso...
«...Renzetti dovrebbe poter gettare le basi per la squadra che verrà. Dopo tanti anni di mercato il presidente è navigato – basta guardare l'operazione fatta con Bottani, ceduto al Wil per una cifra molto importante – sono convinto che ha la possibilità di fare un Lugano ancora più competitivo di quello attuale».

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