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SUPER LEAGUE«Tramezzani? Sadiku? In carriera di maghi non ne ho ancora incontrati»

07.04.17 - 22:59
La trasferta del Sion a Cornaredo? Per Marco Degennaro, dg dei vallesani, sarà dura: «Il Lugano sta bene, ha gamba. Noi invece siamo "segnati", anche mentalmente, dai 120' di coppa»
Keystone
«Tramezzani? Sadiku? In carriera di maghi non ne ho ancora incontrati»
La trasferta del Sion a Cornaredo? Per Marco Degennaro, dg dei vallesani, sarà dura: «Il Lugano sta bene, ha gamba. Noi invece siamo "segnati", anche mentalmente, dai 120' di coppa»
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LUGANO - "Per avere la certezza della salvezza deve fare solo un ulteriore sforzo, conquistando ancora 3-4 punti". "Per cominciare a guardare con vero interesse alla qualificazione alla prossima Europa League (anche se parlarne ha sempre portato sfortuna) deve ridurre il gap accumulato dal Lucerna". È partendo da questi spunti che, negli ultimi giorni, a Lugano si è discusso tanto. Il successo, bello e meritato, centrato il passato weekend a Lucerna ha infatti reso frizzante l'aria a Cornaredo, dove non vedono l'ora di avere nuovamente la possibilità di mostrare il loro valore. I bianconeri non dovranno attendere troppo: domenica pomeriggio (ore 13.45), in casa contro il Sion, saranno infatti attesi da un nuovo importantissimo test.

Terzi della classifica, i vallesani sono un avversario più che ostico; battendoli, Piccinocchi e soci otterrebbero un'enorme iniezione di fiducia. Superandoli, i ticinesi davvero potrebbero cominciare a guardare solo davanti e non più alle loro spalle. Ma il Sion è temibile...

«Ma segnato dai 120' di Coppa Svizzera - è intervenuto Marco Degennaro, che dei biancorossi è direttore generale - L'impegno infrasettimanale è sempre delicato da gestire. Di solito "pesa" sul match che lo precede e su quello che lo segue. Contro il Thun, lo scorso weekend, siamo riusciti a centrare comunque i tre punti. Vediamo che accadrà a Cornaredo. Di sicuro non ci attendiamo una partita facile».

Anche perché questo Lugano...
«I bianconeri stanno bene, hanno gamba, sono in forma. Mentre noi anche mentalmente abbiamo speso tanto. Sarà un confronto difficile».

Ma importantissimo per la classifica di entrambe le squadre.
«Vincendo la Coppa Svizzera o arrivando terzi accederemmo direttamente ai gironi della prossima Europa League. Per noi è fondamentale: evitare i playoff può infatti pesare parecchio sulla stagione che verrà. Il Lugano invece... beh anche la sua graduatoria è da definire. Insieme con il San Gallo può tentare di rientrare sul Lucerna».

Vi troverete di fronte un avversario molto diverso, in quanto a convinzione, rispetto a quello incrociato nella prima metà di stagione. È un mago Tramezzani o molto dipende da Sadiku?
«Delle altre squadre non mi piace parlare troppo. Quel che posso dire è che in carriera di maghi non ne ho ancora incontrati e che Armando fa la differenza. Dico Armando perché i bianconeri sono i nostri prossimi avversari. In generale, in ogni caso, avere un attaccante forte lì davanti cambia molto. E non solo per i gol che può assicurare. Una punta di peso modifica anche il gioco di una squadra, la sua attitudine, la sua "tranquillità". E pure i rivali hanno un atteggiamento diverso se sanno di trovarsi di fronte un bomber vero».

Raramente come quest'anno la Super League è - corsa per il titolo a parte - combattuta.
«Vero. Tra le squadre che corrono per salvarsi, quelle che vogliono rientrare nel giro dei playoff europei, e le altre, come il Sion, che lottano per guadagnarsi l'accesso diretto alle prossime coppe, quasi tutte sono ancora impegnate, hanno ancora un obiettivo valido. Tutte a parte il Basilea».

Che è destinato a dominare?
«Che nel futuro prossimo, partecipando con costanza alla Champions League, avrà sempre maggiori entrate e avrà dunque sempre maggiori possibilità rispetto agli altri club. La forbice si sta allargando».

Ma la Lega sta muovendosi per trovare una contromisura.
«Ci sono discussioni, si sta parlando. Non è detto che nel prossimo futuro non si trovi una formula in grado di rimescolare un po' le carte nella volata per il titolo».

Chi non ha di questi problemi sono Losanna, GC e Vaduz. Scenderà una tra queste tre?
«Sì, ormai sembra così. E voglio dire di più, voglio andare oltre la classifica: il Vaduz, ultimo, a parer mio non è quello che rischia di più. La prestazione fornita domenica contro lo Young Boys dimostra che i biancorossi sono vivi, sono pronti. Più delle due rivali hanno, poi, l'abitudine a questo tipo di lotte. Vedrete che negli scontri diretti, decisivi, saranno quelli che soffriranno di meno. Saranno quelli più preparati».

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