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ATTUALITÀ SETTIMANALELa proposta fiscale di Trump fa impennare le small cap

02.10.17 - 14:26
EFG Asset Management
Keystone
La proposta fiscale di Trump fa impennare le small cap
EFG Asset Management

All'inizio della settimana i titoli tecnologici hanno trascinato al ribasso gli indici americani, ma il settore ha poi recuperato nei giorni successivi, segnando una buona performance. Una spinta ai principali listini è giunta anche dall’ottimismo con cui sono state accolte le proposte di riforma fiscale del Presidente Trump. Successivamente il consulente economico della Casa Bianca Gary Cohn ha specificato di non poter garantire una riduzione del carico fiscale per tutte le famiglie del ceto medio e che i tagli di imposta si ripagheranno con la crescita dell’economia. Tra i maggiori beneficiari dell’eventuale attuazione di tali proposte vi sarebbero le società a bassa capitalizzazione: il relativo indice Russell 2000 ha segnato un nuovo record storico e chiuso la settimana con una sovraperformance pari al 2,8%.

Martedì la Presidente della Federal Reserve Janet Yellen ha dichiarato che la banca centrale dovrebbe “guardarsi dall’agire in maniera troppo graduale” sui tassi di interesse e ammesso che alcune delle ipotesi alla base delle previsioni formulate dalla banca centrale potrebbero essere errate: nello specifico, l’inflazione potrebbe restare su livelli modesti per un periodo prolungato di tempo. La reazione degli investitori è stata contenuta, segno della perdurante convinzione che a dicembre arriverà un ulteriore rialzo dei tassi. Frattanto il dollaro si è portato ai massimi da diversi mesi a questa parte nei confronti dello yen e dell’euro, mentre il rendimento sul Treasury decennale ha raggiunto il 2,31%, il livello più elevato delle ultime otto settimane.

Il Cancelliere tedesco Angela Merkel è stata confermata per un quarto mandato, ma dovrà fare i conti con un parlamento più frammentato ora che il partito di estrema destra AfD ha ottenuto per la prima volta dei seggi al Bundestag. Lunedì le piazze europee hanno risentito sia dell’esito delle urne in Germania sia della sconfitta subita dal partito di Emmanuel Macron alle elezioni per il Senato. Ciò detto, nonostante i dati inferiori alle attese pubblicati venerdì sull’inflazione nell’eurozona, la quale rimane tuttora al di sotto dell’obiettivo della Banca Centrale Europea, gli indici hanno messo a segno ulteriori guadagni e chiuso perlopiù l’ottava in positivo.

In seguito alle parole pronunciate da Theresa May sulla tematica Brexit la settimana precedente a Firenze, il segretario britannico responsabile di tale capitolo ha detto che c’è stato un significativo passo avanti nelle trattative. Più cauta la sua controparte europea, Michel Barnier, il quale ha però dato atto al primo ministro inglese di avere dato una “nuova dinamica” al processo, mentre il Presidente della Commissione UE Jean-Claude Juncker si è mostrato meno ottimista e ha detto che ci vorrebbero “miracoli” perché si passi ad affrontare il tema dei negoziati commerciali entro la fine di ottobre.

In Giappone il Primo Ministro Shinzo Abe ha indetto elezioni anticipate per il prossimo 22 ottobre: i sondaggi lo danno per favorito grazie alla sua intransigenza nei confronti dei lanci missilistici della Corea del Nord, ma dovrà fare i conti con il nuovo Partito della Speranza guidato dalla Governatrice di Tokyo Yuriko Koike. L’annuncio ha beneficiato l'indice Nikkei, che con un rialzo dello 0,3% ha archiviato il suo miglior mese del 2017.

 

 

 

 

 

 
 
 

 

 

 

 

 

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