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MERCATO AZIONARIO SVIZZERADecollo della volatilità, atterraggio della borsa

07.11.16 - 13:43
Equity & Fund Analysis BSI
Decollo della volatilità, atterraggio della borsa
Equity & Fund Analysis BSI

Nei nostri precedenti commenti settimanali abbiamo regolarmente trattato l’argomento della volatilità, anticipandone una probabile impennata, foriera di una correzione borsistica importante. Il momento del decollo era da prevedersi con la convergenza di vari catalizzatori negativi, una situazione che si sta attualmente verificando. 

Innanzitutto, vi sono le cause endogene, prima fra tutte una magra presentazione dei risultati al 3T16 delle maggiori componenti dell’indice. Sintetizzando il 3T16, abbiamo avuto innanzitutto la delusione del settore farmaceutico, che rimane orientato allo sviluppo di patenti e molecole già note, con però qualche ritardo nella commercializzazione, posticipando i flussi di reddito e quindi togliendo potenziale a breve ai rispettivi titoli. A ciò si aggiunge un apprezzamento del USD più lento del previsto, con l’importante fatturato estero che ne risente. Anche Nestlé, in un’economia dove la crescita è sempre latente, non è riuscita a mantenere le promesse sulla crescita organica e non ha dato argomenti per attirare gli investitori, se non la ormai abituale garanzia di difensività e un buon dividendo.

Il comparto finanziario, viste le premesse di risultati positivi sia negli US che in Europa, avrebbe potuto contenere le perdite, ma solo l’assicurativo ha saputo offrire spunti degni di nota, troppo poco per dare sostegno all’indice.

L’SMI è infatti vulnerabile anche e soprattutto a variabili esogene, che in questo momento stanno avendo il sopravvento. Inevitabilmente anche in Svizzera l’attenzione degli investitori è focalizzata sulle imminenti elezioni americane. L’improvvisa e sorprendente rimonta di Trump nei sondaggi ha fatto lievitare l’incertezza creando quella tensione che genera volatilità nociva ai mercati. Questa situazione dovrebbe perdurare fino alla conferma dell’esito (e vi è un rischio residuo di contestazione e nuova conta dei voti) e quindi congelare la borsa per qualche giorno.

Un catalizzatore esogeno di tale portata si è verificato recentemente in occasione del voto sulla Brexit. Anche in quel caso l’incertezza è improvvisamente aumentata nelle giornate precedenti il voto e il meccanismo di traslazione sui mercati finanziari è stata la volatilità, che in pochi giorni ha raggiunto il picco record per la Svizzera. In quell’occasione, la borsa svizzera ebbe una correzione importante, compressa in pochi giorni. Una correzione della stessa ampiezza, ma dilazionata su tutto il mese di ottobre, è attualmente in pieno svolgimento, con la volatilità che ha superato il valore di 20 e che nell’arco della scorsa settimana è incrementata del 34%.

Ancora per alcuni giorni vi sarà elevata volatilità e correzione borsistica, senza dimenticare che in funzione dell’esito elettorale negli US, vi sarà una decisione più o meno benigna della Fed sui tassi, e dunque una dinamica del USD molto divergente, altri motivi che generano volatilità e sentimento negativo nelle borse. Purtroppo, quella Svizzera non è attualmente ben posizionata per parare il colpo.

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