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L'OSPITEScuola, leggete le nostre risoluzioni e partecipate ai nostri lavori

18.02.14 - 19:15
Il Comitato del Consiglio Cantonale dei Giovani
Ti-Press (archivio)
Scuola, leggete le nostre risoluzioni e partecipate ai nostri lavori
Il Comitato del Consiglio Cantonale dei Giovani

Il tema della scuola, è recentemente tornato al centro dell’attenzione della politica cantonale e il Consiglio Cantonale dei Giovani desidera prendere posizione in merito. Nella risoluzione dell’edizione 2013, alla stesura della quale hanno partecipato circa 150 giovani provenienti da tutto il Ticino conteneva alcune rivendicazioni importanti, tra le quali:

• Ridurre il numero allievi per classe come richiesto dal Consiglio di Stato nel suo messaggio numero 6713.

• Rivalutare l’utilità delle ore di classe, chiarire il ruolo dei docenti di classe e di conseguenza attribuirgli un numero di ore adeguato a svolgere i loro compiti.

• Monitorare più attentamente la qualità dell’insegnamento, interpellando maggiormente gli allievi che sono direttamente interessati.

• Migliorare l’educazione civica e alla cittadinanza dei giovani che si affacciano alla società, visti anche i risultati della ricerca SUPSI1.

• Mettere a disposizione più spazi nelle scuole, anche al di fuori degli orari scolastici, favorendo quindi momenti di aggregazione positiva.

 

Queste sono solo alcune delle molte proposte, suddivise in quindici punti che si possono trovare integralmente qui: http://bit.ly/temiCCG

 

Certamente siamo contenti che i politici si occupino della questione, tra l’altro includendo (chissà se intenzionalmente o per puro caso) alcune delle nostre rivendicazioni. D’altra parte siamo delusi dal fatto che l’anno scorso, quando la scuola era al centro dei dibattiti del Consiglio Cantonale dei Giovani, praticamente nessun Granconsigliere si sia interessato alle nostre attività.

 

Rinnoviamo quindi il nostro invito a leggere le nostre risoluzioni (una quindicina di pagine all’anno), e perché no, a partecipare a nostri lavori (quattro giornate all’anno).

 

In particolare ci risulta difficile comprendere il comportamento assunto da PLR e PPD che hanno dapprima bocciato il messaggio del Consiglio di Stato sulla riduzione del numero di allievi nelle classi (sostenuto anche dal CCG), pensando di risolvere la questione con dei fantomatici “docenti d’appoggio”, salvo poi tornare a suggerire di evitare classi con effettivi massimi. Crediamo fermamente che, se il messaggio del CdS fosse stato approvato, l’effetto sarebbe stato lo stesso. La scusa che alcune sedi con poche classi in sovrannumero, sarebbero state costrette a “spezzarle” con relativi costi ingenti, ci pare poco probabile visto che confidiamo nel buon senso e nella flessibilità del DECS.

 

Per quanto concerne poi la proposta di “aumentare le ore di classe da una a due nel primo e nel secondo anno”, invitiamo caldamente i politici a prendere parte personalmente a una di queste ore. Senza voler generalizzare, l’esperienza avuta da molti ragazzi è quella di ore di classe che non raggiungono il loro scopo. Sebbene la proposta vada nella giusta direzione, riteniamo che prima di proporre una soluzione di questo tipo, il DECS debba rivalutare attentamente quali sono gli obiettivi delle ore di classe e in che modo raggiungerli efficacemente. Semplicemente aumentare le ore non serve a nulla. Visto il ruolo del Consiglio Cantonale dei Giovani, riconosciuto dalla Legge Giovani e visto che il tema della scuola ci tocca da vicino, gradiremmo che le nostre posizioni siano per lo meno tenute in considerazione e discusse, non solo dal Consiglio di Stato, ma anche dai partiti ticinesi.

 

Per concludere, pur consci del principio “Qui s’excuse, s’accuse”, ci teniamo a ricordare, a coloro che volessero bollarci come faziosi o appartenenti a un partito politico, che il CCG è apartitico e le posizioni espresse sono la visione dei giovani ticinesi che lo compongono.

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