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L'OSPITEI Grandi Dati al servizio della mobilità

06.11.17 - 13:59
Marco Passalia, vice presidente PPD Ticino e deputato in Gran Consiglio
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I Grandi Dati al servizio della mobilità
Marco Passalia, vice presidente PPD Ticino e deputato in Gran Consiglio

Il problema quotidiano della mobilità in Ticino sui principali assi di transito è ormai cosa nota e si sprecano gli appelli ad un maggior utilizzo dei mezzi pubblici per far fronte al traffico e all’inquinamento atmosferico che attanagliamo il nostro Cantone. Sulla scia di un Ticino pionieristico che vuole essere innovativo e proporre soluzioni concrete atte a migliorare la vivibilità delle nostre strade e della nostra aria, ho recentemente presentato, a nome del Gruppo PPD, una mozione con la quale chiedo di utilizzare i big data (dall’inglese “grandi dati”) alfine di ottimizzare la mobilità cantonale.

La digitalizzazione è un fenomeno che sta modificando le nostre abitudini personali e professionali. Stiamo vivendo una rivoluzione che cambierà molte delle nostre attività, alcune rendendole più semplici e immediate e altre modificandole radicalmente. Oggi siamo tutti interconnessi tramite i nostri telefoni super performanti dai quali non ci separiamo mai. Anche molti degli oggetti che ci circondano sono sempre collegati alla rete internet e nel prossimo futuro lo saranno sempre più. Tutto ciò può essere utilizzato concretamente anche nell’ambito della mobilità e dello sviluppo territoriale. Perché non utilizzare le nuove tecnologie per migliorare e progettare le nostre strade, i nostri collegamenti e lo sviluppo delle Città? Il problema attuale è che vi sono dati insufficienti per l'identificazione dei progetti con il miglior rapporto costi/benefici e non si ha una visione a lungo termine.

Di fronte ai problemi cerchiamo di diventare parte della soluzione beneficiando dell’evoluzione tecnologica. La mia proposta è quella di analizzare i big data (ovvero raccolta e analisi di grandi volumi di dati grazie alle nuove tecnologie) per estrarre informazioni utili seppur in forma strettamente anonima; nel caso della mobilità lo scopo ultimo è capire i flussi di traffico monitorando costantemente tutti gli utenti tramite i loro smartphone. Alcune città svizzere iniziano a utilizzare i dati della telefonia mobile in formato anonimo per poter valutare meglio i progetti infrastrutturali. È il caso ad esempio di Montreux – una città che durante l’arco dell’anno accoglie 4 eventi principali - che ha analizzato i movimenti dei visitatori creando in seguito un autosilo di 400 parcheggi ad hoc. Un progetto che prima di essere sviluppato, è stato studiato in funzione di un bisogno concreto valutando la capacità necessaria, tramite il numero di utenti che giungevano a Montreux con i mezzi pubblici o con la propria automobile. L’analisi dei flussi di traffico è anche stata utilizzata a Friborgo o nel Canton Ginevra per esaminare i nuovi piani viari dirigendo, nel caso di Ginevra, le automobili sulla circonvallazione evitando di passare dal centro Città. È questo il futuro per creare delle “città intelligenti” (smart cities).

Riportando questo esempio alle nostre latitudini, l’analisi dei flussi di traffico tramite i big data si rivelerebbe estremamente utile ed efficace per capire e progettare il futuro delle nostre strade. Oggi i dati sono diventati informazioni fondamentali: permettono di visionare i diversi tipi di traffico, i mezzi di trasporto utilizzati e di analizzare quindi gli spostamenti degli utenti. Grazie a una tale panoramica completa dei flussi in Ticino, il Cantone potrebbe progettare in modo lungimirante tutti i progetti di mobilità in cantiere e quelli futuri.

Il PPD Ticino ha una visione a lungo termine per il nostro territorio e propone progetti, come quello dei big data, che richiedono certamente un’apertura verso le nuove tecnologie che però riteniamo siamo la strada giusta da seguire per migliore la mobilità del nostro Cantone.

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