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CANTONEIl Governo in Ticino si merita almeno il referendum quando ci prende in giro

14.07.16 - 18:13
Per il Partito Operaio e Poplare, il segretario Leonardo Schmid
tipress
Il Governo in Ticino si merita almeno il referendum quando ci prende in giro
Per il Partito Operaio e Poplare, il segretario Leonardo Schmid

BELLINZONA - Oggi il Consiglio di Stato Ticinese ammette di aver sbagliato il preventivo, ad oggi di "soli" 90'000'000, siamo solo a metà anno e abbiamo già speso tale cifra oltre quanto era previsto. La crisi del lavoro diventa crisi sociale e gli aiuti sociali sono in forte aumento. È di pochi giorni fa la conferma che i più ricchi diventano sempre più ricchi e tutti gli altri sempre più poveri, smettiamola di farci prendere in giro : il 98% della popolazione tutta assieme possiede meno ricchezza che il 2% restante.

Il Presidente del Governo Ticinese Beltraminelli e il Ministro delle finanze Vitta, sempre spudoratamente dalla parte dei profitti, dei ricchi, contro i lavoratori e le lavoratrici, i ceti popolari, invece di contrastare l'aumento delle disuguaglianze e della povertà, accodandosi ai ministri delle finanze degli altri cantoni (che siano socialisti o di destra), hanno comunicato anche in televisione l'intenzione del nostro Governo di abbassare l'imposta cantonale sull'utile delle aziende a 6.5% e anche di voler diminuire le imposte ai ricchi. A seguito della Decisione del Parlamento federale di ridurre il carico fiscale delle imprese, con perdite fiscali miliardarie (cifre a 9 zeri per intenderci) per la cassa federale, il Consiglio di Stato intende diminuire ulteriormente le entrate fiscali cantonali, mentre da anni ci martellano con la "necessità" di ridurre la spesa. Per il Pop questa è l'ennesima dimostrazione che il governo continua a proseguire la politica liberista di masoniana memoria a favore dei ricchi contro la classe lavoratrice.

Il pretesto del Governo federale per abbassare le tasse al capitale con la riforma III dell'imposizione delle imprese (RII 3) è la preparazione alla finanza modello TTIP, anche se non lo dicono a chiare lettere e al massimo ammettono che c'entra l'Unione Europea. In pratica è un tentativo di riposizionare il capitale Svizzero sul mercato finanziario internazionale che sta conoscendo dei cataclismi dal 2008 almeno. Il tentativo della piccola Svizzera di salvare la prima posizione nella classifica delle economie più attrattive al mondo quanto può durare?

Il governo Ticinese nella risposta alla consultazione richiesta da Berna ammette che "Con ogni probabilità il Ticino sarà tra i cantoni più colpiti dalla riforma delle imprese III". Ad esempio la RII 3 tra i numerosi regali alle imprese, abolisce anche la tassa di bollo, per il Cantone Ticino significa perdere 44'000'000 di franchi.

Seguendo le linee di UDC, Lega, PLR e PPD, sommando le proposte che fanno a Berna e quelle che portano avanti a Bellinzona, nel giro di pochi anni le aziende vedranno la loro tassazione diminuire, passando al livello di tassazione più basso d'Europa, causando però gravi perdite alle casse dello Stato. Gli effetti della riforma si faranno sentire pesantemente e ci obbligheranno, anche grazie al freno al disavanzo che ci hanno fatto votare, a dover combattere contro nuovi tagli al servizio pubblico, e alla socialità, e ai salari dei funzionari e degli operai del pubblico.

Il Partito Operaio Popolare continua il suo impegno, con il Partito Svizzero del Lavoro e tutti gli alleati ticinesi contro la Riforma III delle imprese, continua a raccogliere firme contro la riforma federale e preannuncia il referendum anche contro gli sgravi fiscali cantonali sia alle imprese che alle persone fisiche.

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