Un primo test aveva dato esito positivo all'ecstasy, ma due esami successivi non hanno dato conferma
LOS ANGELES - Il sito di gossip Tmz ha ottenuto una copia dei risultato dell'autopsia e gli esami tossicologici compiuti sul corpo di Chester Bennington, il cantante dei Linkin Park suicidatosi lo scorso 20 luglio.
È stata provata la presenza di alcol nel sangue di Bennington, ma non quella di droghe: un primo esame aveva ipotizzato una «presunta positività» all'ecstasy, che non è stata rilevata nei due test successivi. Quindi si è arrivati alla conclusione che il 41enne non fosse sotto l'influsso di sostanze stupefacenti quando ha preso la decisione d'impiccarsi.
La polizia, nel corso della perquisizione della stanza, ha trovato un farmaco indicato nel trattamento a breve termine dell'insonnia, una bottiglia vuota e un bicchiere con della birra.
La moglie di Bennington, Talinda, ha spiegato come mai sono stati trovati frammenti di unghie sotto l'iPhone: era una sua abitudine mangiarle quando era stressato.