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CANTONEIl mondo della fantasia prende vita con la Compagnia delle lunghe orecchie

13.07.17 - 06:01
Faranno parte per due giorni del Buskers Festival, lì dove «il lago, il prato, le panchine, i passanti, il cielo, la luce, i suoni, fanno parte della storia»
Il mondo della fantasia prende vita con la Compagnia delle lunghe orecchie
Faranno parte per due giorni del Buskers Festival, lì dove «il lago, il prato, le panchine, i passanti, il cielo, la luce, i suoni, fanno parte della storia»

LUGANO - Lugano Buskers Festival è musica, teatro, giocoleria, divertimento, colore e fantasia. Un habitat perfetto per la Compagnia delle lunghe orecchie, un ensemble ticinese che nei due giorni che si esibirà nel centro di Lugano saprà guidare il pubblico, e specialmente i più piccoli, in un universo immaginario.

Da chi è formata La compagnia delle lunghe orecchie?

«Siamo un gruppo di sette amici, sette amici in un colpo. Abitiamo tra il Mendrisiotto e il Luganese e ci accomuna la grande passione per le storie: ci piace ascoltarle, viverle, raccontarle per filo e per segno. Per questo spettacolo saremo in formazione ridotta, in scena ci saranno Alina e Martina a cimentarsi con tutti i personaggi».

Da dove nasce questo nome?

«Il protagonista del nostro primo spettacolo “In bocca al lupo” era un lupo con delle orecchie decisamente ed esageratamente lunghe. È stato lui nel 2007 a incoraggiarci a portare in giro per il Ticino le nostre storie e a intessere i primi legami della compagnia».

Quale genere di spettacoli proponete?

«Proponiamo narrazioni per bambini e per adulti, storie molto corte e molto lunghe, tutte al buio o tutte alla luce, all’interno e all’esterno, in spazi minuscoli e giganteschi, tutto ciò che potete immaginarvi per fermare il tempo per un po’. Ci piace riadattare, inventare, personalizzare le nostre storie in base al luogo, alla situazione o al pubblico».

Di cosa parla “Le avventure del piccolo sarto”, che metterete in scena durante il Buskers Festival?

«Parla di coraggio, determinazione, fame, viaggi, astuzia, incontri, e un filo di fortuna. Si tratta di una nostra rivisitazione della fiaba “Sette in un colpo” dei fratelli Grimm, che ha come protagonista un piccolo sarto alla ricerca di ciò che più gli piace al mondo, oltre a cucire con ago e filo: la marmellata. Il suo cammino è un filo complicato: tra fili d’erba e filodendri incontrerà giganti giganteschi, orchi sporchi, unicorni impazziti e cinghiali prestanti, che gli daranno del filo da torcere. Il piccolo sarto dovrà guadagnarsi la fiducia del re Filippo III e della principessa Filomena, per riuscire a ottenere almeno un filino di marmellata. Filate al Buskers festival giovedì 13 luglio alle 19 e venerdì 14 alle 18.45 e lo conoscerete!»

Che differenza c'è nel portare in scena uno spettacolo durante un festival di strada rispetto a un teatro?

«In un festival di strada la narrazione si inserisce nella cornice del luogo: il lago, il prato, le panchine, i passanti, il cielo, la luce, i suoni, fanno parte della storia. Ci affascina la possibilità di raggiungere persone diverse e di avere con loro il filo diretto: chi si siede, chi è curioso, chi passa a prendere dei pezzetti e se ne va, età diverse, vite diverse, persone che a teatro non andrebbero, e anche tutto questo fa parte della storia».

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