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CANTONEDopo il successo negli Usa Mr. G torna a Lugano

09.02.17 - 06:00
In proiezione sabato 11 febbraio, alle 21, al Turba di Lugano, “Mr. G”, il secondo cortometraggio diretto dal giovane regista ticinese Jack Martin
Foto Stefania Barbarotto
Da sinistra Eugenio Finardi, Gino Buscaglia e il regista Jack Martin.
Da sinistra Eugenio Finardi, Gino Buscaglia e il regista Jack Martin.
Dopo il successo negli Usa Mr. G torna a Lugano
In proiezione sabato 11 febbraio, alle 21, al Turba di Lugano, “Mr. G”, il secondo cortometraggio diretto dal giovane regista ticinese Jack Martin

LUGANO - La pellicola, messa a punto sul finire del 2015, conta la “partecipazione straordinaria” di uno dei cantautori più amati della vicina penisola: Eugenio Finardi, il quale, per l’occasione, ha vestito i panni di un musicista di strada. Con lui sul set, Gino Buscaglia, nel ruolo del protagonista, e Camilla Parini.

In compagnia del regista entriamo nel dettaglio del film che, tra l'altro, nel corso degli ultimi mesi, è stato selezionato da diversi festival cinematografici in territorio americano.

Jack, raccontami lo sviluppo della sceneggiatura…

«L'idea è nata dopo aver letto un articolo legato all'ennesima chiusura di una sala cinematografica. Così, ha preso forma il desiderio di raccontare una storia, una storia di finzione sul proprietario di una sala in difficoltà.  Devo dire che la mia passione per la settima arte si è sviluppata nel buio dei cinema della mia città, Lugano: e fa male vedere che tante di esse hanno dovuto chiudere i battenti per sempre».

Come si snoda il film?

«Il film segue le vicende di Mr. G, volutamente un personaggio senza nome, che deve affrontare la chiusura della sua sala imposta dal prepotente proprietario dello stabile. La sua passione e l'incontro con una ragazza lo spingono a scegliere il cinema - che tanto ama, e che per tanti anni ha proiettato - come “ arma” per evitare il triste destino».

Cosa vuoi dirmi del coinvolgimento di Eugenio Finardi che, se non sbaglio, si ritrova alla sua prima esperienza cinematografica?

«Volevamo qualcuno di famoso per il ruolo del musicista di strada, qualcuno che non solo sapesse realmente suonare, ma che avesse un carisma inconfondibile. Dopo una lunga trattativa, ha accettato, regalando un'interpretazione, attoriale e canora, del tutto unica. Da quanto ha detto Mr. G, non è la sua prima esperienza cinematografica, ma è comunque la prima a Lugano...».

E della partecipazione di Gino Buscaglia?

«Ho voluto Gino come protagonista perché lui, in Ticino, del cinema rappresenta una pagina importante, una pagina soprattutto legata alla sua carriera di critico. Volevo qualcuno che fosse identificabile con la settima arte pur non avendo un nome… Un volto che già di per sé fosse il cinema...».

Da quanto ho saputo, “Mr. G” è piaciuto molto anche Oltreoceano...

«Il film è stato selezionato da diverse rassegne, soprattutto negli Stati Uniti, a Los Angeles, dove è stato proiettato, ottenendo delle buone recensioni. In America gli iscritti a questi festival sono migliaia e il fatto che il nostro piccolo film sia arrivato nelle fasi finali dei concorsi non ha potuto fare altro che entusiasmarci: sono soddisfazioni che donano nuova linfa ai lavori futuri».

A proposito del futuro... Quali i tuoi prossimi progetti?

«L'unica cosa che posso dirti è che io e il mio team, la Goodfellas Motion Pictures, non stiamo con le mani in mano: abbiamo un’agenda fitta di impegni. Nei prossimi mesi, con ogni probabilità, si parlerà ancora di noi...».

 

 

 

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