Verrà sentito nell'ambito di un'accusa di diffamazione da parte di uno dei protagonisti (reali) delle vicende raccontate nel film
NEW YORK - Non ci fa una gran bella figura, in effetti, Andrew Greene l'uomo che ha ispirato il personaggio di Nicky Koskoff nel film "The Wolf of Wall Street".
Il suo alter-ego in pellicola, interpretato dall'attore P.J. Byrne, indossa una vistosa parrucca ed eccede volentieri (come anche gli altri personaggi) in stravizi, squillo e cocaina.
Per questo motivo Greene, sta portando avanti da anni una vera e propria guerra in tribunale con Paramount per «danni irreparabili alla sua reputazione», «indebita appropriazione di identità» e «diffamazione». Si parla di 15 milioni di dollari per i quali i suoi legali si stanno (di)battendo dal 2014 a questa parte.
Dopo Martin Scorsese e lo sceneggiatore del film Terence Winter, ora dovrebbe essere atteso in tribunale per una testimonianza proprio il buon Leo Di Caprio. Anche se «non è stato coinvolto nella stesura del film» l'attore premio Oscar è considerata comunque «di una persona informata dei fatti».
Stando al portale Tmz.com inizialmente Greene, oltre ai soldi (si partiva dai 50 milioni, passando poi 25 e infine 15), aveva chiesto anche «tutte le copie in pellicola del film» per poterle distruggere. La corte ha, ovviamente, cassato la richiesta.