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Guantanamo Baywatch: è tempo di surf in Arizona, nel centro del deserto

STATI UNITI/CANTONEGuantanamo Baywatch: è tempo di surf in Arizona, nel centro del deserto

11.09.17 - 06:00
Jason Powell (voce, chitarra), Chevelle Wiseman (basso) e Chris Scott (batteria) narrano la genesi di “Desert Center” (Suicide Squeeze, 4 agosto 2017), il quarto album della band
Foto Todd Walberg/FB
Da sinistra Chris Scott, Chevelle Wiseman, Jason Powell.
Da sinistra Chris Scott, Chevelle Wiseman, Jason Powell.
Guantanamo Baywatch: è tempo di surf in Arizona, nel centro del deserto
Jason Powell (voce, chitarra), Chevelle Wiseman (basso) e Chris Scott (batteria) narrano la genesi di “Desert Center” (Suicide Squeeze, 4 agosto 2017), il quarto album della band

PORTLAND/LOCARNO - Impegnato in un lungo tour europeo, venerdì scorso il combo di Portland, Oregon, ha fatto tappa al Mono Bar di Locarno. Poco prima delle 22 ne disintegra le mura, proiettando il pubblico all’interno di un limbo paludoso, in cui, tra fango e argilla, prende forma l’embrione sonoro - surf/garage rock oriented - alla base dell’intera produzione del gruppo.

Jason, raccontami l’inizio, l’inizio della band…

«Io e Chevelle eravamo compagni di scuola. Nel 2009 iniziammo a esibirci nei club di Portland con Devin Trainer, il primo batterista, che dopo le registrazioni del primo disco, “Postcard From The Tar Pitz” (Worksound/Hovercraft, 2010), decise di lasciare la band...».

Perché Guantanamo Baywatch?

«Ci serviva un nome, ma nulla di troppo serio… Da un’idea di un amico, optammo per questo…».

Torniamo al primo album… Raccontami lo sviluppo…

«Dopo uno show al Worksound di Portland, conoscemmo dei ragazzi: erano tutti medici con un’unica passione in comune, il rock’n’roll. Guadagnavano un sacco di soldi e parte di quel denaro decisero di spenderlo per la realizzazione del nostro primo disco… Registrammo le undici tracce all’Old Standard Sound (Portland), lo studio di Justin Higgins…».

Chris, se non sbaglio sei entrato nelle fila del gruppo in quel periodo...

«Sì, non molto dopo… Suonavo nei Boom! e con i Guantanamo condividevamo spesso il palco dei club... Quando Devin decise di staccarsi dalla band, Jason e Chevelle mi chiesero di sostituirlo…».

Jason, nel 2012 è uscito “Chest Crawl”, il secondo album…

«Mi scrisse Ken Cheppaikode della Dirtnap Records, un’altra label di Portland, chiedendomi se avessimo per le mani nuovo materiale… Materiale che di lì a poco registrammo a casa, nel mio home studio...».

“Darling… It’s Too Late” (2015) arriva dopo la firma del contratto con la Suicide Squeeze di Seattle…

«David Dickenson, il titolare della label, ascoltò da qualche parte i nostri dischi precedenti e prima di venire a sentirci dal vivo preparò un contratto per la realizzazione di un 7”. Durante lo show, però, cambiò idea, perché al termine del live ci sottopose un contratto per la realizzazione di due album...».

“Too Late”, la quinta traccia del disco, conta l’apporto di Curtis Harding…

Chris: «Registrammo l’album ad Atlanta, Georgia, al Living Room Recording Studio. Curtis vive da quelle parti… E un giorno passò in sala...».

Al Living Room Recording si sono svolte anche le sessioni di “Desert Center” (Suicide Squeeze), il nuovo album: quando avete iniziato a lavorare al disco?

Jason: «Nell’estate 2016… A Mesa, in Arizona, dove ho vissuto la prima parte della mia vita...».

Da qui il titolo del disco, immagino…

«Direi di sì...».

Quali i vostri ascolti, in particolare, durante il processo di lavorazione?

Chevelle: «Don Williams e Alan Jackson».

In “Area 69”, la settima traccia, risuona, nitido, il “Bo Diddley beat”...

Jason: «Già… E credo sia anche il nostro pezzo più difficile…».

Da quanto mi è sembrato di capire, per le session di “Desert Center” la line-up della band si è estesa a quattro componenti…

«No, Guantanamo Baywatch è tuttora un trio… Per questo disco volevamo ottenere un suono più denso, più compatto, e Jordan Owen (chitarra) ha lavorato con noi in studio. Per il tour europeo, come hai potuto vedere, in questi termini ci siamo affidati a Ramiro Verdooren (chitarra)...».

 

 

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