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Horizon Zero Dawn: quando i dinosauri erano di metallo

GAMESHorizon Zero Dawn: quando i dinosauri erano di metallo

01.03.17 - 06:00
Coraggioso, colossale e meraviglioso. Il titolo dell'olandese Guerrilla Games per PS4 è di quelli che restano impressi e da non lasciarsi scappare
Sony/Guerrilla
Horizon Zero Dawn: quando i dinosauri erano di metallo
Coraggioso, colossale e meraviglioso. Il titolo dell'olandese Guerrilla Games per PS4 è di quelli che restano impressi e da non lasciarsi scappare

AMSTERDAM - Ogni tanto arrivano, è l'inevitabile evoluzione. Di che stiamo parlando? Ma di quei titoli che per la loro visionarietà o pura e semplice perizia tecnica finiscono per alzare l'asticella di quello che è lecito aspettarsi da un videogame. L'anno scorso era stato il turno dell'impeccabile "Uncharted 4" nel 2017 l'onore tocca (almeno per ora) a un'altra esclusiva Playstation 4: l'attesissimo "Horizon Zero Dawn".

Tanta bella roba - Intendiamoci, il titolo sviluppato con il "sudore et il sanguine" dall'olandese Guerrilla Games non è nulla di particolarmente innovativo ma resta comunque un'opera ispiratissima, coraggiosa e dalla direzione artistica e tecnica di enorme valore. E diciamolo subito: di giochi così belli da vedere - almeno su console - è quasi impossibile trovarne.

Un mondo che affascina - Ambientato in un mondo tribale che ricorda tanto la nostra preistoria, "Horizon Zero Dawn" segue le gesta dalla giovane e rossissima Aloy, cresciuta da esiliata dal bandito Rast, dall'indomabile voglia di rivalsa (e di scoprire le sue origini). Il suo viaggio la porterà a esplorare un territorio selvaggio fra gelide taighe, foreste verdeggianti e cime innevate. Tutti paesaggi realizzati splendidamente dal filo d'erba fino al massiccio roccioso e all'orizzonte che si perde in lontananza.

Tyrannosaurus Bot - Ma non sarà una passeggiata anche a causa dei nuovi signori della terra: dei robotici dinosauri di ogni stazza e dimensione che, stagione dopo stagione, stanno diventando sempre più malmostosi. Un'idea particolarmente ardita questa di Guerrilla Games che inizialmente lascia sbigottiti ma che poi cattura e seduce. Aiutano la splendida realizzazione di questo metallico zoo (e i loro comportamenti credibilissimi) e pure la trama che svelerà - passo dopo passo - tutti i retroscena della loro creazione.

Una ribelle con l'arco - La protagonista Aloy è decisamente all'altezza dell'impresa. È un bel personaggio, complesso e super-tosto e che ricorda un po' Lara Croft, Merida di "Ribelle" della Pixar e Katniss di "Hunger Games". Tutte amazzoni, non è un caso, armate di arco. Non è una bambolona levigata in stile Barbie, è una donna realistica, con tutti i muscoletti al posto giusto un viso imperfetto e un'indole d'acciaio. 

Familiare, ma non troppo - Sì, va bene, ma come si gioca? Come già detto nel primo paragrafo non sarà difficile trovare dei paralleli con altri titoli parecchio famosi: penso a un "The Witcher 3" per il mondo aperto (e per certi versi anche "Skyrim") e un "Tomb Raider 2" per il sistema di raccolta risorse, costruzione, crescita del personaggio e combattimento. Sebbene si tratti di una formula decisamente derivativa riesce a risultare fresca (e super coinvolgente) grazie alla notevole abilità degli "chef" olandesi. Insomma, correre per le terre fanta-preistoriche del suo mondo, è assai spassoso.

L'arte della caccia - Oltre a missioni principali e secondarie, nell'immenso mondo di "HZD" c'è un sacco di cosa da fare. Senz'altro da citare l'esplorazione delle rovine tecnologiche del passato ma anche le varie sfide per diventare dei maestri della caccia al "dinorobot". Proprio questa parte venatoria risulta particolarmente ben realizzata: fra trappole, armi, le peculiarità del territorio e il comportamento delle diverse bestie il tutto diventa un vero e proprio gioco nel gioco.

Mai tanta gioia per gli occhi - La grafica, invece, tocca fra le vette più alte di questa generazione di console soprattutto se avete una Playstation 4 Pro. Niente paura perché anche sulla Play 4 "liscia", il livello è comunque altissimo. E non solo per i modelli ma anche per la realizzazione dei paesaggi che si srotolano a perdita d'occhio (davvero) e spesso e volentieri tolgono il respiro. Al top anche sonoro fra musica, suoni ambientali e gli strepitosi "versi" della fauna cyber-preistorica. Un filino sottotono invece, soprattutto se lo si confronta con i pesi massimi della categoria (tipo "Uncharted 4"), la recitazione e le voci (Aloy esclusa, ovvio).

"Horizon Zero Dawn" è quindi un acquisto obbligato? Decisamente sì, anche se potrebbe far storcere il naso a chi cerca un gameplay davvero originale o si incasina alle prese con i giochi open world. 

VOTO: 9

Horizon Zero Dawn è un'esclusiva Playstation 4

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