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PROVA SU STRADANissan Qashqai – Successo alla seconda

03.11.14 - 06:00
Dopo una generazione con vendite da record la Qashqai si è rinnovata migliorandosi sotto tutti i punti di vista. Il segreto per replicare il successo? L’equilibrio.
Nissan Qashqai – Successo alla seconda
Dopo una generazione con vendite da record la Qashqai si è rinnovata migliorandosi sotto tutti i punti di vista. Il segreto per replicare il successo? L’equilibrio.

Vendere oltre due milioni di unità dal 2007 ad oggi significa aver costruito uno dei SUV più venduti della storia contemporanea. Ma la Qashqai è doppiamente importante per Nissan, anzitutto perché è lei da sola (in coppia con la Juke) a trainare le vendite di un marchio che, ahimè, gli altri prodotti fatica a piazzarli. Nulla, in ogni caso, impedisce alla nuova Qashqai di replicare il successo della prima generazione, e questa è già una gran bella notizia. Che, ovviamente, vogliamo esporvi in maniera più approfondita.

Riassumendo drasticamente la prova su strada potremmo dire che è migliorata in tutti gli aspetti valutabili in una prova su strada. Ma proprio tutti. Primo perché la linea è diventata molto più moderna guadagnando non poca personalità. Sebbene metro alla mano sia appena 4,7 centimetri più lunga sembra appartenere ad un’altra categoria. Una superiore, più lussuosa. Pensi lo stesso quando apri la porta e ti addentri nell’abitacolo. Provi immediatamente una maggiore sensazione di benessere senza che questa Nissan sia diventata necessariamente “premium”. Materiali rivisti ora a livello con la concorrenza europea, colori e grafiche azzeccate nonché una qualità costruttiva sufficiente sono gli aspetti decisivi che contribuiscono a questa inaspettata sensazione. La plancia d’altro canto conserva un layout semplice e gradevole, con una strumentazione molto chiara ed un ergonomia ben studiata: trovi tutto subito. Lo spazio a bordo è abbondante e, nel complesso, si tratta di una vettura molto pratica. Il bagagliaio da 430 litri munito di doppio fondo è sufficiente per qualsivoglia esigenza. La posizione di guida poi è ampiamente regolabile anche per i più alti ed i sedili ben conformati. Senza particolari eccessi, ma a bordo della Qashqai si sta bene.

A rovinare l’inedita atmosfera signorile v’è solo qualche eccessiva rumorosità di rotolamento pneumatici e fruscii aerodinamici alle velocità autostradali. Un vero peccato dato che con i consumi talmente bassi dell’1,6 litri dCi (attorno ai 6 litri ogni 100 km) le permettono di “mangiarsi” in tutta tranquillità oltre mille chilometri di autostrada senza fermarsi al distributore grazie alla generosa capienza (65 litri) del serbatoio. Il motore è piccolo, è vero, e la massa seppur diminuita di 40 chili in rapporto alla generazione precedente è sempre e comunque vicino alle 1,6 tonnellate. La coppia del turbodiesel (320 Nm) riesce però a mascherare bene la presenza di soli 130 cavalli: nonostante i rilevamenti cronometrici siano bassi (10,5 secondi per scattare da 0 a 100 km/h, 190 km/h di velocità massima) il temperamento è assai brillante. Oltre ad un buon “tiro” ai bassi regimi il suo grande pregio è per l’appunto quello di riuscire ad “allungare” dove altri turbodiesel – anche di natura sportiva – non riescono, vale a dire a quota 5'000 giri/min. Il cambio manuale ben rapportato, preciso senza avere un’escursione troppo corta. Infine anche l’assetto e lo sterzo rappresentano un ottimo compromesso che rende poco stancanti i lunghi viaggi e abbastanza piacevoli i tratti ricchi di curve tenendo a bada massa a baricentro. È molto equilibrata, piacevole, ma meno coinvolgente di una Ford Kuga. La trazione poi, grazie alle quattro ruote motrici, non è mai un problema.

Il suo segreto, dicevamo, è l’equilibrio. Dinamico oltre che globale. Per un’automobile raggiungere l’equilibrio, ovvero il compromesso perfetto tra tutti i requisiti che questa vuole o deve rispettare, è il classico obiettivo inarrivabile. C’è chi di questa filosofia ne ha fatto praticamente una religione, vedi un po’ tutti i marchi del gruppo Volkswagen, che di fatto hanno un gran riscontro commerciale. Automobili che pur non avendo nessun acuto particolare possiedono una media elevatissima di tutto. La nuova Qashqai, progettata presso il centro tecnico di Nissan in Spagna e costruita nel Regno Unito, è stata sviluppata proprio in quest’ottica. E, senza essere ruffiani, ci è davvero riuscita alla grande. Il successo si può replicare. Anche perché i contenuti tecnologici sono sempre di buon livello (ottimo per i pignoli del posteggio la telecamera con visuale dall’alto a 360 gradi della vettura) e il prezzo non è mai eccessivo.

 

SCHEDA TECNICA

ModelloNissan Quashqai
Versione1.6 dCi ALL-MODE 4x4 TEKNA
Motore4 cilindri, turbodiesel
Cilindrata1'598 cc
Potenza130 cv @ 4'000 giri/min.
Coppia320 Nm @ 1'750 giri/min.
TrasmissioneCambio manuale a 6 rapporti, trazione integrale
Massa a vuoto1'585 kg
Accelerazione 0-100 km/h10,5 secondi
Velocità massima190 km/h
Consumo medio4,9 L/100 km (dichiarato)
Prezzo42'440 CHF
Prezzo esemplare provato 
  
Ci piaceIl suo perfetto equilibrio
Non ci piaceRumorosità migliorabile
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