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ATTUALITÀ SETTIMANALEBalzo dell’euro ai massimi da due anni

24.07.17 - 15:21
EFG Asset Management
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Balzo dell’euro ai massimi da due anni
EFG Asset Management

Il titolo di miglior indice statunitense della settimana è andato al Nasdaq, che ha guadagnato l’1,2% e ha messo a segno la prima serie di dieci giorni consecutivi di rialzi dal febbraio del 2015, conclusasi con la chiusura negativa di venerdì. Anche lo S&P 500 ha performato bene dopo aver toccato un nuovo record, Mentre il Dow Jones ha perso lo 0.3%. Il naufragio del disegno di legge repubblicano sulla sanità ha alimentato i dubbi sulla capacità dell'amministrazione Trump di promuovere le riforme. A risentirne sono stati i rendimenti dei Treasury, con il decennale a toccare i minimi delle ultime tre settimane. Altro motivo di preoccupazione per i mercati è stata la notizia che il procuratore speciale Robert Mueller sta indagando sugli affari del Presidente Trump e dei suoi collaboratori.

Ottava sugli scudi per il comparto tecnologico: il relativo indice settoriale dell’S&P 500 ha superato il picco storico del marzo del 2000, nel pieno della bolla dotcom. Microsoft ha annunciato ottimi risultati per il quarto trimestre dell’esercizio fiscale (conclusosi a fine giugno) grazie ad agevolazioni fiscali e la forza dei servizi cloud. IBM invece ha trascinato il Dow al ribasso con il 21° trimestre consecutivo di calo del fatturato, ma la società ha mantenuto le previsioni di fine anno invariate. Blue Apron è scivolata al di sotto del prezzo di quotazione iniziale dopo che Amazon ha depositato un marchio per un possibile servizio concorrente di kit per cucinare, mentre Sears ha guadagnato ben il 25% grazie alla notizia che gli elettrodomestici Kenmore saranno in vendita sul sito del colosso dell'e-commerce.

L’attenzione degli investitori europei si è rivolta alla riunione di politica monetaria della BCE, la quale ha mantenuto i tassi di riferimento nonché il programma di acquisto di attivi finanziari invariati. Più pronunciata la reazione dei mercati alle dichiarazioni di Mario Draghi, secondo cui prossimamente il Consiglio Direttivo discuterà del futuro del quantitative easing. A seguito della conferenza stampa l’euro ha superato quota 1,16 dollari per la prima volta dal maggio del 2016, mantenendosi nella mattina di venerdì sui massimi da due anni nei confronti del biglietto verde. Settimana negativa per la maggior parte delle piazze europee, ma il FTSE è riuscito a chiudere al rialzo, aiutato dalla debolezza del pound. La prima tornata di negoziati sulla Brexit si è risolta in un nulla di fatto, lasciando nell’incertezza sia l'accordo finanziario tra UE e Gran Bretagna nonché il futuro dei cittadini espatriati.

Il Nikkei ha chiuso poco sotto la parità una settimana accorciata dalle festività, cadendo brevemente sotto il livello di 20'000. Dalla riunione di giovedì della Banca del Giappone non è arrivata nessuna novità di politica monetaria, ma il taglio delle stime sull’inflazione mentre proseguono gli sforzi per raggiungere il relativo livello obiettivo ha pesato sulla valuta nipponica. In Cina la crescita del PIL superiore alle attese non è stata sufficiente a spingere la borsa in apertura di ottava. L’indice coreano KOSPI ha continuato la sua scalata, battendo otto record nei suoi ultimi nove giorni di negoziazione.

Il petrolio ha toccato i massimi delle ultime sei settimane, ma ha chiuso al ribasso la settimana, con il Brent a superare la soglia dei 50 dollari al barile grazie all’ulteriore calo delle scorte di greggio statunitensi nonché l’indebolimento del dollaro sul finire dell’ottava. Gli investitori ora guardano al prossimo vertice dell’OPEC.

 

 

 

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