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SVIZZERAFino a diecimila franchi al giorno per un letto d’ospedale

11.07.17 - 08:02
Attenti prima di partire per le vacanze: malattia e infortuni possono costare una fortuna quando ci si trova all’estero
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Fino a diecimila franchi al giorno per un letto d’ospedale
Attenti prima di partire per le vacanze: malattia e infortuni possono costare una fortuna quando ci si trova all’estero

ZURIGO - Un’emergenza di salute all’estero può trasformarsi in un incubo dal punto di vista finanziario. Un chiaro esempio è rappresentato dagli Stati Uniti. Se capita di dover andare in ospedale i pazienti svizzeri si ritrovano a dover pagare somme esorbitanti in men che non si dica. L’esperto di assicurazione malattia presso comparis.ch Felix Schneuwly afferma: «Chi parte senza assicurazione viaggi per paesi fuori dall’UE dovrebbe essere consapevole dei rischi.»

Paesi “pericolosi” - Mentre una degenza in un ospedale svizzero costa in media 1’600 franchi al giorno, negli Stati Uniti siamo nell’ordine dei 10’000 franchi. Però, per i costi di cura all’estero, l’assicurazione di base paga al massimo il doppio dell’importo che sarebbe addebitato in Svizzera. In questo caso quindi solo 3’200 franchi. Il paziente dovrebbe sborsare di tasca propria 6’800 franchi per ogni giorno di degenza. Molti svizzeri non sono consapevoli di questa lacuna nella copertura. Spesso non sanno che la loro cassa malati o assicurazione infortuni copre i costi di cura all’estero solo fino a un determinato importo massimo. Ciò non vale solo per chi va in vacanza negli USA. Anche in Australia, Giappone o Canada le prestazioni mediche sono più care che in Svizzera.

Automaticamente nell’ospedale più caro - Nei viaggi all’interno dell’Europa l’assicurazione di base copre in genere in maniera più che sufficiente perché i costi di cura spesso sono inferiori a quelli della Svizzera. Inoltre la Svizzera ha stipulato accordi con gli Stati dell’UE e dell’AELS per la copertura assicurativa.

Importante è ricordare che anche le cure nel paese di vacanza comportano una quota parte, a carico degli assicurati svizzeri. Ciò vale anche quando il limite della partecipazione ai costi in Svizzera (franchigia e quota parte) è stato già raggiunto. I costi sono particolarmente alti in Francia, dove i pazienti devono sborsare di tasca propria il 30 per cento dal medico e il 20 per cento in ospedale. Schneuwly svela un’altra possibile trappola dei costi: «I turisti che arrivano da un paese ricco, come la Svizzera, tendono ad essere portati spesso in costosi ospedali privati senza chiedere niente. E lì i costi salgono alle stelle in men che non si dica». Dato che con un’assicurazione viaggi si può assicurare tutto: «Quei pochi franchi in più sono ben investiti» ritiene Schneuwly.

Vacanze “senza rete” - Ogni anno 50’000 svizzeri sono vittime di infortuni all’estero e ancora di più si ammalano seriamente. Solo queste cifre sono una buona ragione per prendere la tematica sul serio secondo Felix Schneuwly, che aggiunge: «Gli svizzeri si assicurano contro tutto e addirittura in alcuni ambiti in maniera doppia o tripla. Solo quando si pianificano le vacanze tutto è più importante del pensiero di potersi ammalare o subire un infortunio all’estero». Questo emerge da un’analisi interna di comparis.ch: solo una persona su cinque richiede informazioni, oltre che sull’assicurazione di base, anche sull’assicurazione viaggi.

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