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SVIZZERANuova legislazione Swissness: marchi geografici più efficaci  

30.12.16 - 11:34
Le denominazioni DOP e IGP acquisiranno il valore di marchi geografici, che ne faciliteranno sensibilmente il riconoscimento all'estero
Nuova legislazione Swissness: marchi geografici più efficaci  
Le denominazioni DOP e IGP acquisiranno il valore di marchi geografici, che ne faciliteranno sensibilmente il riconoscimento all'estero

BERNA - A partire dal prossimo primo di gennaio entrano in vigore la regole relative alla nuova legislazione "Swissness", che rafforza i criteri per definire la "svizzerità" di prodotti e servizi. In questo ambito le denominazioni DOP e IGP acquisiranno il valore di marchi geografici, che ne faciliteranno sensibilmente il riconoscimento all'estero. La novità si applica anche a determinati prodotti industriali come gli orologi.

Attualmente le denominazioni DOP (denominazione di origine protetta) o IGP (indicazione geografica protetta) offrono protezione ai prodotti agricoli e a quelli agricoli trasformati in Svizzera, ma non automaticamente all'estero.

Per un riconoscimento al di fuori dei confini nazionali "sono necessari accordi bilaterali, sulla base del principio di reciprocità, ciò che richiede parecchio tempo. Inoltre, a seconda dei Paesi, le intese non sono uniformi", spiega all'ats Nathalie Tissot, professoressa di proprietà intellettuale all'università di Neuchâtel. Con la nuova legislazione non sarà più necessario regolare la reciprocità con trattati bilaterali.

Il marchio geografico sarà pure utile in settori industriali, come quello orologiero o quello tessile in merito ai ricami di San Gallo. La Federazione dell'industria orologiera svizzera (FH) ha previsto di registrare gli articoli con un marchio geografico: i produttori ginevrini potrebbero ad esempio depositare il nome di "Ginevra" come marchio geografico per i loro orologi.

L'utilizzazione di una denominazione geografica sarà gratuita e non sarà sottoposta ad autorizzazione, precisa Tissot. Non è ammesso cedere un marchio geografico o concedere licenze che lo riguardano. Sarà pure impossibile inoltrare opposizioni alla sua creazione.

La professoressa deplora che attualmente il consumatore non sappia fare la differenza tra DOP e IGP. Solo la prima denominazione comporta che tutta la materia prima provenga dalla regione definita. Invece, ad esempio, una IGP sulla salsiccia neocastellana garantisce che i produttori abbiano seguito una ricetta della regione, ma non che la carne provenga integralmente dal canton Neuchâtel, spiega Tissot.

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