I tagli riguarderanno i servizi informatici
LONDRA - La Royal Bank of Scotland (RBS) ha intenzione di sopprimere 880 posti di lavoro nei servizi informatici entro il 2020. Ne informa oggi tramite un comunicato il sindacato Unite.
Stando alla nota, fra tre anni, nel settore toccato dai tagli, vi saranno solamente 950 persone impiegate a tempo pieno. Nel 2016 erano 2200. L'istituto finanziario, uno dei più vecchi nel Regno Unito e controllato per il 71% dallo Stato britannico, potrebbe cancellare nel ramo informatico 650 posti permanenti, l'equivalente del 40% degli effettivi, e 230 temporanei (-65%).
La banca con sede a Edimburgo non ha voluto confermare nessuna cifra, anche se un portavoce ha evocato un progetto riguardante una ridistribuzione del personale da Londra verso altre città del Regno Unito. Uno dei responsabili nazionali del sindacato Rob MacGregor ha da parte sua affermato che «RBS conserverà solo una piccola parte delle proprie funzioni informatiche, il che nuocerà a clienti e lavoratori rimanenti».