Almeno quattro i manager che avrebbero abbandonato la banca in seguito alla decisione di tagliare per il secondo anno i premi
BERLINO - La decisione di tagliare i bonus ai manager sta costando cara a Deutsche Bank. Che, a uno a uno, sta perdendo così le sue teste migliori. Prima Kevin Burke, Neil Hosie e Patrick Kelly, responsabili nella divisione asiatica; poi Holger Knittel, che è stato reclutato da una banca concorrente e Francoforte.
La misura adottata per il secondo anno consecutivo da John Cryan non è così peregrina. Fra scandali finanziari e bilanci risicati, Deutsche Bank attraversa un momento difficile. Previsti anche 9mila esuberi entro il 2018, che riguarderanno il 9% del personale, mentre la somma comunque messa a disposizione come "premio di produzione" a un numero comunque ristretto di collaboratori potrà essere distribuita solo fra sei anni.
«Non vediamo grandi fughe da Deutsche Bank», ha smentito però a Bloomberg Aleksander Montalbetti, della Indigo Headhunters di Francoforte. A suo parere, si tratta piuttosto di una scelta generata dalla ricerca mirata, da parte di altri istituti, di uomini provenienti da Deutsche Bank.