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Gli ellenici da bloccano il cammino della Macedonia verso l'integrazione in Ue e Nato sostenendo che il termine appartiene esclusivamente al patrimonio storico greco
SKOPJE - Le prospettive di soluzione dell'annosa disputa sul nome fra Macedonia e Grecia sono state al centro di colloqui che il vicepremier macedone Bujar Osmani ha avuto oggi ad Atene con la dirigenza greca.
Secondo quanto riferiscono i media regionali, le due parti starebbero esaminando la possibilità del nome 'Nuova Macedonia' per il Paese ex jugoslavo.
La Grecia da anni blocca il cammino della Macedonia verso l'integrazione in Ue e Nato sostenendo che il termine 'Macedonia', nome della provincia settentrionale della Grecia, appartiene esclusivamente al patrimonio storico e culturale ellenico. Per questo il paese con capitale Skopje è stato ammesso all'Onu con l'acronimo Fyrom che sta per Former Yugoslavian Republic of Macedonia (ex repubblica jugoslava di Macedonia).
"Siamo impegnati a trovare una soluzione nei prossimi sei mesi", ha detto Osmani che è responsabile per gli affari europei nel governo macedone. Ottimista su una soluzione della questione del nome entro quest'anno si era detto nei giorni scorsi il ministro degli esteri greco Nikos Kotzias.
