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COREA DEL SUDMoon vede già Pyongyang: «Una visita? Si, alle giuste condizioni»

10.05.17 - 07:34
Il 19esimo presidente ha confermato l'approccio più morbido con i "rivali" durante la cerimonia di insediamento
Keystone
Moon vede già Pyongyang: «Una visita? Si, alle giuste condizioni»
Il 19esimo presidente ha confermato l'approccio più morbido con i "rivali" durante la cerimonia di insediamento

SEUL - Il mandato quinquennale di Moon Jae-in, 19esimo presidente della Corea del Sud, ha avuto inizio stamattina alle 8:09 (l'1:09 in Svizzera) prima della cerimonia di insediamento, non appena la Commissione elettorale nazionale ha ufficializzato i risultati elettorali, con ritocchi minimi sui dati diffusi nella notte a spoglio delle schede ultimato.

La ragione poggia nella reggenza delle funzioni presidenziali in capo all'attuale premier Kwang Kyo-ahn dopo che il giudizio di impeachment a carico di Park Geun-hye è stato confermato il 10 marzo dalla Corte costituzionale comportandone la decadenza.

Moon, candidato dal partito Democratico, ha raccolto 13,4 milioni di voti, il 41,08% dei 32,8 milioni di cittadini che hanno votato portando l'affluenza al 77,2%. Un certificato di conferma è stato presentato al neo presidente e accettato in sua vece dal deputato democratico Ahn Gyu-back.

«Visita al Nord? Si, alle giuste condizioni» - Il neo presidente sarebbe d'accordo a visitare i "rivali" della Corea del Nord alle «giuste condizioni».

Parlando all'Assemblea nazionale durante la cerimonia di giuramento e insediamento, Moon non ha fornito sul punto dettagli, confermando però l'approccio molto più morbido e di dialogo dei suoi predecessori nel trattare con Pyongyang e le sue ambizioni nucleari e missilistiche.

Ex avvocato dei diritti umani e figlio di profughi scappati dal Nord, Moon ha anche detto che intende negoziare con gli Usa, il più stretto alleato, e la Cina, il primo partner commerciale, il contenzioso sui sofisticati sistemi antimissile americani Thaad, in fase di montaggio in Corea del Sud e che hanno irritato Pechino per la profondità di copertura assicurata dagli speciali radar.

I sistemi, nei piani, dovranno garantire la sicurezza della Corea del Sud dalla minaccia dei missili di Pyongyang, ma la Cina li vede come un attacco alla propria sicurezza e una forma di spionaggio dato che, con il raggio di oltre 2'000 km, i radar coprirebbero buona parte degli asset militari strategici cinesi del nordest.

La decisione di Seul ha portato Pechino ad avviare ritorsioni sull'interscambio commerciale e sui flussi turistici bilaterali.

Il Giappone: auspicio di una collaborazione sul dossier di Pyongyang

Il premier giapponese Shinzo Abe spera di avviare una collaborazione con il presidente della Corea del Sud Moon Jae-in, in particolare sul dossier della Corea del Nord, con l'obiettivo di «mantenere la pace e la prosperità nella regione».

In un messaggio rilasciato alla stampa Abe ha detto che la Corea del Sud è il vicino più importante per il Giappone, con il quale il Paese condivide interessi strategici. Nel congratulare il nuovo presidente, il premier nipponico ha auspicato un incontro bilaterale a breve termine.

Moon affida intelligence a un veterano dei rapporti con il Nord - Il neo presidente sudcoreano Moon Jae-in ha nominato Suh Hoon a capo dell'intelligence di Seul, forte della sua consolidata esperienza nelle relazioni con la Corea del del Nord.

Suh, 63 anni, ha avuto un ruolo chiave nella organizzazione dei due incontri intercoreani tra leader del 2000 (Kim Dae-jung e Kim Jong-il) e del 2007 (Roh Moo-hyun e Kim Jong-il), secondo la "sunshine policy" e il disgelo promosso nel 1998 dal presidente Kim Dae-jung, premio Nobel per la Pace.

I suoi legami col Nord sono consolidati: per due anni dal 1997, è stato a capo della Korean Peninsula Energy Development Organization, affinando i negoziati con i funzionari di Pyongyang. Il Kedo fu messo a punto nel 1994 dopo la promessa del Nord di abbandonare i piani nucleari in cambio di reattori ad acqua leggera che producessero energia elettrica e di altre concessioni di Usa e partner.

Nominato il premier Lee Nak-yon - Il neo presidente sudcoreano Moon Jae-in ha scelto come primo ministro Lee Nak-yon, governatore della provincia meridionale di South Jeolla.

Lee, ex giornalista e con quattro mandati parlamentari alle spalle, ricoprirà la seconda carica istituzionale del Paese, mentre Im Jong-seok, ex parlamentare e segretario di Moon durante la campagna elettorale, ha assunto la carica di capo di gabinetto.


 
 

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