«Ogni volta che accade qualcosa di strano lo stereotipo degli Stati Uniti e delle altre forze ostili è scatenare campagne contro Pyongyang», ha spiegato ai giornalisti Kim
PYONGYANG - Per la Corea del Nord il sospetto collegamento tra Pyongyang e l'attacco hacker che ha colpito 300 mila computer in 150 Paesi del mondo «è ridicolo»: lo ha detto il vice ambasciatore nordcoreano all'Onu, Kim In Ryong, durante una conferenza stampa al Palazzo di Vetro.
«Ogni volta che accade qualcosa di strano lo stereotipo degli Stati Uniti e delle altre forze ostili è scatenare campagne contro Pyongyang», ha spiegato ai giornalisti Kim.
Ad affermare il sospetto collegamento sono stati gli esperti americani di Symantec e Kaspersky Lab, secondo cui ci sono similitudini tra il codice individuato nel ransomware WannaCry, il software usato dagli hacker, e quelli utilizzati dal Lazarus Group, un gruppo di pirati informatici ritenuti al servizio della Corea del Nord.