Il pasticciere Jack Philips difende la sua libertà di espressione e religione
WASHINGTON - La Corte Suprema americana ascolta il caso del pasticciere del Colorado che ha rifiutato una torta a una coppia gay per le loro nozze in nome del primo emendamento.
Un caso importante e molto seguito, che vede il pasticciere Jack Philips difendere la sua libertà di espressione e religione. Gli occhi sono sul giudice Anthony Kennedy che, con il suo voto, ha aperto al riconoscimento delle nozze gay negli Stati Uniti nel 2015. Proprio Kennedy, nell'ascoltare le motivazioni di Phillips, sembra scettico.
Fuori dalla Corte Suprema si affrontano a suon di slogan i sostenitori delle due parti in causa. Da un lato ci sono gli attivisti dei diritti gay schierati con la coppia che si è vista rifiutare la torta, dall'altra ci sono i sostenitori di Phillips e della sua pasticceria Masterpiece Cakeshop: «Siamo con te», dicono.