Cerca e trova immobili

VATICANOPapa: «La scienza rispetti i limiti»

18.11.17 - 17:39
«Occorre incoraggiare un maggiore dialogo anche tra la Chiesa, comunità dei credenti, e la comunità scientifica»
Keystone
Papa: «La scienza rispetti i limiti»
«Occorre incoraggiare un maggiore dialogo anche tra la Chiesa, comunità dei credenti, e la comunità scientifica»

CITTÀ DEL VATICANO - Ci sono dei limiti che anche la scienza deve rispettare «per il bene dell'umanità». Lo dice il Papa ragionando sui progressi senza precedenti della scienza e della tecnologia che pongono però anche degli interrogativi di carattere morale. E allora è necessario anche «incoraggiare un maggiore dialogo» tra la Chiesa e la comunità scientifica.

L'occasione per parlare di scienza e rispetto della dignità umana è stata l'udienza con il Pontificio Consiglio per la Cultura. Mentre incontrando il dicastero per lo Sviluppo umano, riunito in questi giorni per parlare di sanità, Bergoglio ha lanciato un accorato appello alle case farmaceutiche affinché sia garantito l'accesso alle cure soprattutto per le malattie rare e nei Paesi meno sviluppati.

Francesco ha poi consegnato il Premio Ratzinger a due teologi e a un artista. Un'occasione per mandare un messaggio «affettuoso» al Papa emerito, «maestro e amico», che «ci accompagna con la preghiera». I premiati dalla Fondazione intitolata a Benedetto XVI quest'anno sono il prof. Theodor Dieter, teologo luterano tedesco, il prof. Karl-Heinz Menke, teologo e sacerdote cattolico tedesco e il Maestro Arvo Part, compositore musicale estone, cristiano ortodosso.

Parlando di scienza ed etica, «rimane sempre valido il principio - ha detto Papa Francesco - che non tutto ciò che è tecnicamente possibile o fattibile è perciò stesso eticamente accettabile. La scienza, come qualsiasi altra attività umana, sa di avere dei limiti da rispettare per il bene dell'umanità stessa, e necessita di un senso di responsabilità etica». E allora occorre «superare la tragica divisione tra le 'due culture', quella umanistico-letteraria-teologica e quella scientifica, che conduce a un reciproco impoverimento, e incoraggiare un maggiore dialogo anche tra la Chiesa, comunità dei credenti, e la comunità scientifica" ricordando "la centralità della persona umana, che va considerata un fine e non un mezzo».

Poi l'appello alle case farmaceutiche: le strategie sanitarie «mentre devono salvaguardare la sostenibilità sia della ricerca sia dei sistemi sanitari dovrebbero al contempo rendere disponibili farmaci essenziali in quantità adeguate" per garantire "il diritto all'accesso alle terapie essenziali e/o necessarie».

In Vaticano, invece, tutto è pronto per la prima Giornata Mondiale dei Poveri, fortemente voluta dal pontefice a conclusione del Giubileo della Misericordia. Saranno circa 7 mila gli indigenti che prenderanno parte domani mattina alla messa nella Basilica di San Pietro e, per il pranzo, 1500 rimarranno in Vaticano a mangiare con il Papa. Gli altri saranno ospiti di istituti e centri di carità ma iniziative ci saranno in tutte le diocesi d'Italia e del mondo.
 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE