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IRAQTerremoto causato dalla collisione tra la placca araba e quella asiatica

13.11.17 - 18:18
Queste placche si avvicinano a una velocità compresa fra 1,5 e 2 centimetri l'anno, pari a 1,5 e 2 metri al secolo
Keystone / EPA
Terremoto causato dalla collisione tra la placca araba e quella asiatica
Queste placche si avvicinano a una velocità compresa fra 1,5 e 2 centimetri l'anno, pari a 1,5 e 2 metri al secolo

BAGHDAD - La collisione tra la placca araba e quella asiatica: è stato questo il meccanismo all'origine del terremoto di magnitudo 7.3 avvenuto alla profondità di 25 chilometri nella zona nord-occidentale dell'Iran, al confine con l'Iraq e a 220 chilometri da Baghdad.

«Le due placche continentali si avvicinano alla velocità compresa fra 1,5 e 2 centimetri l'anno, pari a 1,5 e 2 metri al secolo», ha detto all'agenzia di stampa italiana Ansa il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni. Per avere un'idea delle velocità delle placche, basti pensare che in Italia è compreso fra 2 e 5-6 millimetri l'anno e che in Giappone è decisamente più elevata, compresa fra 8 e 9 centimetri l'anno, ossia fra 8 e 9 metri al secolo. «Questa velocità - ha osservato il presidente dell'Ingv - comporta un progressivo accumulo di energia, che viene poi rilasciata nella parte superiore della crosta terrestre».

La placca continentale araba si sta gradualmente spostando verso nord, rileva sul suo sito il Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs), e l'epicentro del terremoto è vicino al confine nord-orientale tra le placche. Molto probabilmente il meccanismo è analogo a quello che ha dato origine ai monti Zagros, che si estendono per 1'500 chilometri dall'Iran occidentale allo Stretto di Hormuz. Per questo motivo l'area colpita oggi non è nuova a forti terremoti, le cui conseguenze possono essere disastrose considerando che le città non sono costruite secondo criteri antisismici e che molti centri abitati sono edificati con materiali precari.

Fra i terremoti più recenti, ci sono quelli di magnitudo compresa fra 5,6 e 5,8 del novembre 2013, avvenuti a circa 60 chilometri a Sud della zona colpita oggi. Circa 400 chilometri a Nord-Est è invece avvenuto il sisma di magnitudo 7,4 del giugno 1990, mentre risalgono al periodo compreso tra la fine degli anni '50 e i primi anni '60 i terremoti di magnitudo compresa fra 6,0 e 6,7 avvenuti nella zona a Sud-Est di quella colpita oggi.

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