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BELGIOPuigdemont, il mandato d'arresto non è ancora arrivato

02.11.17 - 19:22
La giudice Carmen Lamela ha rinviato a domani la decisione sulla richiesta della procura
Keystone / EPA EFE
Puigdemont, il mandato d'arresto non è ancora arrivato
La giudice Carmen Lamela ha rinviato a domani la decisione sulla richiesta della procura

BRUXELLES - La procura federale belga non ha ancora ricevuto il mandato d'arresto europeo per Carles Puigdemont e i suoi quattro ministri. Lo ha detto all'ANSA il portavoce della procura Eric Van Der Sypt.

In ogni caso, secondo quanto spiegato, prima di procedere, il documento deve essere tradotto, e un giudice istruttore ne deve valutare la validità legale. Nel caso in cui il documento sia ritenuto valido, sarà il giudice istruttore belga, entro 24 ore, ad emettere il mandato d'arresto nel Paese, e da quel momento Puigdemont ed i suoi ministri saranno segnalati come ricercati.

Inoltre, entro 15 giorni dall'avvio del procedimento, un tribunale federale dovrà rendere esecutivo il mandato, contro il quale gli interessati potranno presentare un appello, anche in questo caso sono previsti quindici giorni.

«Non sappiamo dove siano Carles Puigdemont ed i suoi ministri, in questo momento sono ancora cittadini liberi di muoversi dove meglio credono», spiega il portavoce della Procura federale belga. Il presidente catalano destituito stamani è stato visto a Bruxelles, ma secondo rumor avrebbe già lasciato la capitale per trasferirsi nelle Fiandre.

C'è chi suppone nella zona di Anversa, roccaforte della Nuova alleanza fiamminga (N-va), e in particolare del suo suo leader, Bart De Wever, sindaco della città. Proprio nei giorni scorsi De Wever aveva dichiarato: Puigdemont «è un amico ed è sempre benvenuto, non volto mai le spalle agli amici, anche se hanno problemi».

L'appello di Junqueras - Prima di essere rinchiuso in prigione, il vicepresidente del Govern Oriol Junqueras, leader del primo partito catalano, Erc, ha lanciato un appello su Twitter perché «il bene sconfigga il male» alle elezioni del 21 dicembre, rispondendo così a Madrid con il voto.

«Fate ogni giorno quello che potete perché il bene sconfigga il male nelle urne. In piedi, con determinazione, fino alla vittoria!», ha scritto Junqueras.

«Governo leggittimo in prigione» -  «Il governo legittimo della Catalogna incarcerato per le sue idee e per essere stato fedele al mandato approvato dal parlamento catalano».

È il commento agli avvenimenti di oggi del leader separatista Carles Puigdemont, su Twitter.

In un secondo messaggio, con la foto delle migliaia di cittadini scesi per strada per protesta, aggiunge: «Il clan furioso della 155 (la legge che è stata applicata da Madrid per destituire il governo, ndr) vuole il carcere. Il clan sereno dei catalani, la libertà».

Aggiornamento - La giudice Carmen Lamela della Audiencia Nacional spagnola ha rinviato a domani la decisione sulla richiesta della procura di emettere un mandato di arresto europeo contro il President catalano Carles Puigdemont e i quattro ministri che sono con lui a Bruxelles, riferisce Efe.

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