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La diatriba fra la famiglia di Iman, che aveva raggiunto i 500 kg, e un medico indiano aveva fatto scalpore
ABU DHABI - Tristemente nota per essere “la donna più pesante del mondo” - aveva raggiunto la mezza tonnellata - Iman Abdel-Ati è deceduta in un ospedale di Abu Dhabi questa mattina.
L’egiziana 36enne è spirata all’alba al Burjeel Hospital, dove era ricoverata dall’aprile scorso. A comunicarlo è il nosocomio emiratino che, come riporta Al-Arabiyya, fa sapere che la donna non è sopravvissuta a uno shock settico accompagnato da insufficienza renale. Un evento «non prevedibile» fino a pochi giorni fa. La situazione della donna era infatti «migliorata» e si trovava in condizioni «stabili», fa sapere il direttore dell’ospedale, Nabil Dibuni, al Al-Imarat al-Yawm. La struttura ha espresso il cordoglio di tutto lo staff. Iman era seguita da una ventina di specialisti.
La storia di Iman aveva attirato l’attenzione della stampa internazionale quando la donna era riuscita ad andare in India per farsi curare da uno specialista di Mumbai e, in seguito, era scoppiata una diatriba fra quest'ultimo e la famiglia della 36enne. I congiunti della donna, in particolare, accusavano lo specialista di usare il suo caso per guadagnare un po’ di fama. Iman era effettivamente dimagrita molto velocemente, ma lamentava problemi al cuore e ai reni. L’intervento del Ministero degli esteri egiziano aveva permesso il suo trasferimento ad Abu Dhabi.
